Vittorio Polito. Assegnato al giornalista Delio De Martino il Premio Internazionale Giornalistico Letterario Archè “Anguillara Sabazia Città d’Arte” – IX Edizione 2012, per il saggio “Io sono Giulietta – Letterature & Miti nella pubblicità di auto (Levante Editore), con la seguente motivazione: “Un testo d’immediata lettura, simbolo di un’azienda automobilistica, che ha segnato lo sviluppo del Paese e che attinge alla sua memoria per proiettarsi verso il futuro.
Attraverso documenti e fotografie ripercorre la nascita e l’evoluzione della celebre “Giulietta” dell’Alfa Romeo nel potere delle immagini e del suo mito”. Delio De Martino, è autore di vari articoli in lingua spagnola ed ha pubblicato il volume di esordio “Per una storia di Rai Tre” (Levante). Con «Io sono Giulietta», dal nome della famosa auto dell’Alfa Romeo, prosegue la sua ricerca sulla produzione culturale televisiva.
Giornalista pubblicista, si interessa di letteratura, comunicazione, cinema e fumetti. L’auto “Non è solo un mezzo di trasporto di incredibile cultura”, scrive nella presentazione Carmen Morenilla, cattedratica nella Università di Valencia, ma è protagonista anche di splendide pubblicità ispirate a classici antichi e moderni.
Il volume di De Martino raccoglie microcosmi di “raffinata semanticità”, come li definisce Ruggiero Stefanelli, ordinario di Letteratura Italiana e Comunicazione Letteraria presso la nostra Università, e li commenta uno per uno, passandoli in rassegna in un agile saggio iniziale. L’autore, nonostante la giovane età, esplora con padronanza una zona franca ai confini tra letteratura e mondo produttivo.
L’importanza e l’irrinunciabilità di un mezzo di trasporto rapido, comodo e soprattutto simbolico e gratificante, fanno dell’auto con i suoi cavalli-motori uno strumento di mobilità non solo spaziale ma anche sociale - esattamente come avveniva anticamente con il carro trainato dai cavalli veri, che giustificano il consistente impegno economico nella ideazione e realizzazione delle pubblicità prodotte nel corso degli anni specie negli spot, di piccoli capolavori delle arti brevi, più corti e mille volte più amati e diffusi dei cortometraggi cinematografici.
Attraverso documenti e fotografie ripercorre la nascita e l’evoluzione della celebre “Giulietta” dell’Alfa Romeo nel potere delle immagini e del suo mito”. Delio De Martino, è autore di vari articoli in lingua spagnola ed ha pubblicato il volume di esordio “Per una storia di Rai Tre” (Levante). Con «Io sono Giulietta», dal nome della famosa auto dell’Alfa Romeo, prosegue la sua ricerca sulla produzione culturale televisiva.
Giornalista pubblicista, si interessa di letteratura, comunicazione, cinema e fumetti. L’auto “Non è solo un mezzo di trasporto di incredibile cultura”, scrive nella presentazione Carmen Morenilla, cattedratica nella Università di Valencia, ma è protagonista anche di splendide pubblicità ispirate a classici antichi e moderni.
Il volume di De Martino raccoglie microcosmi di “raffinata semanticità”, come li definisce Ruggiero Stefanelli, ordinario di Letteratura Italiana e Comunicazione Letteraria presso la nostra Università, e li commenta uno per uno, passandoli in rassegna in un agile saggio iniziale. L’autore, nonostante la giovane età, esplora con padronanza una zona franca ai confini tra letteratura e mondo produttivo.
L’importanza e l’irrinunciabilità di un mezzo di trasporto rapido, comodo e soprattutto simbolico e gratificante, fanno dell’auto con i suoi cavalli-motori uno strumento di mobilità non solo spaziale ma anche sociale - esattamente come avveniva anticamente con il carro trainato dai cavalli veri, che giustificano il consistente impegno economico nella ideazione e realizzazione delle pubblicità prodotte nel corso degli anni specie negli spot, di piccoli capolavori delle arti brevi, più corti e mille volte più amati e diffusi dei cortometraggi cinematografici.