TARANTO. Simula rapine per intascare i proventi della refurtiva. Un autista tarantino, dipendente di una societa' di spedizioni, che aveva denunciato di aver subito una rapina a mano armata, e' stato denunciato dopo che i carabinieri hanno scoperto che aveva simulato tutto. L'uomo, l'altro ieri sera, si e' presentato alla Stazione dell'Arma di Pulsano e ha riferito di essere stato affiancato da due motociclisti con il volto coperto da un casco mentre effettuava delle consegne nella zona industriale di Faggiano. I due lo avrebbero minacciato con una pistola e costretto a consegnare loro il furgone contenente un ingente carico di merce varia.
I militari, attraverso riscontri orari, telecamere di sorveglianza della zona e diverse fonti informative, hanno scoperto una verita' diversa da quella denunciata. Ieri mattina, messo alle strette dalla contestazione di diverse contraddizioni, da parte dei carabinieri, ha ammesso di aver simulato interamente il reato e, non potendo piu' opporsi all'evidenza, ha collaborato con i militari consentendo il ritrovamento della refurtiva stoccata in tre box a San Giorgio Jonico nella disponibilita' di cinque persone. Alcuni di questi ultimi stavano di nuovo imballando gli oggetti in altre scatole di cartone e involucri, pronti per uno smistamento illecito. Il bottino ritrovato consiste in 79 televisori di nuova generazione, numerosi articoli di abbigliamento, materiale informatico, calzature, pelletteria, cosmetici e accessori per un valore di circa 80 mila euro.
I carabinieri hanno trovato anche il furgone rubato, sebbene fosse privo di targhe e del cassone posteriore. La merce e' stata momentaneamente sequestrata in attesa di essere restituita appena terminata la non facile individuazione degli aventi diritto. L'autista deve rispondere di simulazione di reato e appropriazione indebita mentre gli altri cinque sono accusati di ricettazione in concorso. I carabinieri non escludono altri risvolti circa ulteriori complici e i luoghi di occultamento della merce.
I militari, attraverso riscontri orari, telecamere di sorveglianza della zona e diverse fonti informative, hanno scoperto una verita' diversa da quella denunciata. Ieri mattina, messo alle strette dalla contestazione di diverse contraddizioni, da parte dei carabinieri, ha ammesso di aver simulato interamente il reato e, non potendo piu' opporsi all'evidenza, ha collaborato con i militari consentendo il ritrovamento della refurtiva stoccata in tre box a San Giorgio Jonico nella disponibilita' di cinque persone. Alcuni di questi ultimi stavano di nuovo imballando gli oggetti in altre scatole di cartone e involucri, pronti per uno smistamento illecito. Il bottino ritrovato consiste in 79 televisori di nuova generazione, numerosi articoli di abbigliamento, materiale informatico, calzature, pelletteria, cosmetici e accessori per un valore di circa 80 mila euro.
I carabinieri hanno trovato anche il furgone rubato, sebbene fosse privo di targhe e del cassone posteriore. La merce e' stata momentaneamente sequestrata in attesa di essere restituita appena terminata la non facile individuazione degli aventi diritto. L'autista deve rispondere di simulazione di reato e appropriazione indebita mentre gli altri cinque sono accusati di ricettazione in concorso. I carabinieri non escludono altri risvolti circa ulteriori complici e i luoghi di occultamento della merce.
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