Nicola Zuccaro. Nel calcio c'è sempre una prima volta. Dalla serie provare per credere ne sanno qualcosa Bari ed Empoli. Per i Galletti giunge la prima sconfitta casalinga di questo campionato.
Per l'Empoli è la prima vittoria a Bari -coincisa con il primo successo al S.Nicola- dopo 17 sconfitte subìte. Condurre il primo tempo per 2-0 con la possibilità di triplicare per gestire meglio nella
ripresa il vantaggio non fa al caso del Bari.
La truppa di Torrente, nel secondo tempo, ha clamorosamente ceduto il pallino del gioco ad un avversario tornato trasformato dal thè caldo. Tavano, Tonelli e Pratalli supportati da Maccarone (oggetto di sfottò per il suo cognome culinario e più volte esortato da qualche spettatore a ritirarsi) hanno capovolto il punteggio di una gara nella quale il Bari avrebbe dovuto imporsi per i precedenti pareggi contro Brescia e Padova. Invece no! Nella restante parte dell'incontro i Galletti hanno evidenziato dei limiti spaventosi sia sul piano atletico (si è vista una squadra a corto di fiato e con problemi di resistenza muscolare per un terreno di gioco tornato ad essere agricolo) che su quello tecnico-tattico per l'assenza di una punta pura capace di intercettare cross e spioventi.
Affidarsi alle invenzioni di Bellomo (autore del 2-0) è troppo poco. L'assetto tattico va rivisto per una classifica che comincia a preoccupare una tifoseria che all'uscita del S.Nicola ha rilevato i limiti del Bari formato 2012-13.
La truppa di Torrente, nel secondo tempo, ha clamorosamente ceduto il pallino del gioco ad un avversario tornato trasformato dal thè caldo. Tavano, Tonelli e Pratalli supportati da Maccarone (oggetto di sfottò per il suo cognome culinario e più volte esortato da qualche spettatore a ritirarsi) hanno capovolto il punteggio di una gara nella quale il Bari avrebbe dovuto imporsi per i precedenti pareggi contro Brescia e Padova. Invece no! Nella restante parte dell'incontro i Galletti hanno evidenziato dei limiti spaventosi sia sul piano atletico (si è vista una squadra a corto di fiato e con problemi di resistenza muscolare per un terreno di gioco tornato ad essere agricolo) che su quello tecnico-tattico per l'assenza di una punta pura capace di intercettare cross e spioventi.
Affidarsi alle invenzioni di Bellomo (autore del 2-0) è troppo poco. L'assetto tattico va rivisto per una classifica che comincia a preoccupare una tifoseria che all'uscita del S.Nicola ha rilevato i limiti del Bari formato 2012-13.
Tags
Sport