BARI. “Sicuramente il visitatore che uscirà dalla Bitrel quest’anno tornerà a casa incuriosito da Grottaglie, è scritto con le parole, le immagini e testimoniato dalla ceramica che da noi la religiosità è stratificata nel tempo: dall’artigianato alla devozione”. Con queste parole l’archeologo Simone Mirto ed il ceramista Mimmo Vestita, commentano il loro primo ingresso alla Borsa Internazionale del Turismo Religioso con le due mostre promosse nell’ambito del progetto di Casa Vestita, volte alla promozione dell’artigianato fittile grottagliese. Tante le persone appassionate che stanno invadendo lo stand dell’editore Claudio Grenzi, al Salone Vie Sacre del Sud (a Foggia fino a domenica 28 ottobre) all’interno del quale sono esposte Festa Grande e Sacralità domestica.
Gli scatti di Ciro Quaranta raccontano ai visitatori gli aspetti religiosi ma soprattutto civili della festa cittadina per eccellenza, dalle bande da giro agli artigiani delle luminarie che con il loro funambolico lavoro innalzano cattedrali di luci per le celebrazioni in onore del santo patrono. E poi le statuette votive databili tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento esposte per raccontare il piccolo paradiso domestico che sacralizzava le abitazioni private meridionali fino alla prima metà del secolo scorso. Spesso collocate nelle nicchie in tufo ricavate tra le mura domestiche, venivano realizzate a mano e dipinte a freddo dai ceramisti grottagliesi nelle loro case al ritorno dalla lunga giornata lavorativa in bottega per essere vendute poi in occasione delle feste patronali nei paesi di tutta la Puglia.
Lo stand è stato voluto fortemente dall’ideatore e coordinatore del Salone Vie Sacre Federico Massimo Ceschin e dall’editore Claudio Grenzi che ha prodotto il catalogo “Sacralità domestica, santi in terracotta tra Ottocento e Novecento nella Collezione Vestita” a cura di Simone Mirto e Francesco Di Palo.
Per informazioni è possibile telefonare al numero 3291473614 o visitare la pagina facebook di Casa Vestita:
http://www.facebook.com/pages/Casa-Vestita/188824704565856?
Gli scatti di Ciro Quaranta raccontano ai visitatori gli aspetti religiosi ma soprattutto civili della festa cittadina per eccellenza, dalle bande da giro agli artigiani delle luminarie che con il loro funambolico lavoro innalzano cattedrali di luci per le celebrazioni in onore del santo patrono. E poi le statuette votive databili tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento esposte per raccontare il piccolo paradiso domestico che sacralizzava le abitazioni private meridionali fino alla prima metà del secolo scorso. Spesso collocate nelle nicchie in tufo ricavate tra le mura domestiche, venivano realizzate a mano e dipinte a freddo dai ceramisti grottagliesi nelle loro case al ritorno dalla lunga giornata lavorativa in bottega per essere vendute poi in occasione delle feste patronali nei paesi di tutta la Puglia.
Lo stand è stato voluto fortemente dall’ideatore e coordinatore del Salone Vie Sacre Federico Massimo Ceschin e dall’editore Claudio Grenzi che ha prodotto il catalogo “Sacralità domestica, santi in terracotta tra Ottocento e Novecento nella Collezione Vestita” a cura di Simone Mirto e Francesco Di Palo.
Per informazioni è possibile telefonare al numero 3291473614 o visitare la pagina facebook di Casa Vestita:
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