Botte e minacce a madre, in manette nel Leccese due fratelli

LECCE. Due fratelli sono stati arrestati a Campi salentina, in provincia di Lecce, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale su richiesta del sostituto procuratore Giovanni De Palma, con l'accusa di maltrattamenti ai danni della madre. Sono accusati di concorso in estorsione aggravata e continuata, rapina aggravata, furto in abitazione, furto aggravato, indebito utilizzo di carta di pagamento. Si tratta di due uomini con qualche precedente e problemi di tossicodipendenza, di 21 e 20 anni.

E' stata la donna a denunciare tutto a militari. Lo scorso 30 agosto scorso, stanca per i continui furti, di recente accompagnati da minacce, maltrattamenti e violenza, si e' presentata in caserma e ha raccontato una storia molto triste. La droga aveva trasformato i figli in due famelici cercatori di soldi, o di oggetti di valore da rivendere con facilita'. Ha raccontato di aver visto passare sotto i suoi occhi merce di ogni tipo: ori, elettrodomestici, biciclette, oggetti sacri, motociclette, ecc. Diversi testimoni hanno confermato la situazione difficile vissuta dalla donna confinata in casa a seguito di continue botte e minacce e oggetto di sempre crescenti richieste di somme di denaro, si pensa per migliaia di euro.

Altri testimoni hanno spiegato che in un caso, per strada, la mamma ha provato a resistere, ma comunque i figli, con percosse e minacce, sono riusciti a toglierle 50 euro dalla borsa. In un'altra circostanza i figli le hanno sottratto la carta Bancoposta per effettuare di nascosto un prelievo di 500 euro: il sistema di videosorveglianza li ha ripresi. Ancora, la donna ha raccontato di averli visti pochi giorni prima del 30 agosto in sella a uno scooter di cui non aveva alcuna notizia, e alla domanda, preoccupata, su chi fosse il proprietario, i figli le avevano risposto con orgoglio di averlo rubato poco prima.

Lo scooter e' stato trovato pochi giorni dopo dai carabinieri in un casolare dove sono stati visti aggirarsi i fratelli: sotto il sedile erano custoditi anche degli oggetti d'argento rubati dall'abitazione dello stesso proprietario dello scooter. Con lo stesso orgoglio, infine, il 31 luglio scorso, i figli hanno mostrato alla madre degli oggetti sacri rubati nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Campi. Si trattava di un portaincenso, di un ostensorio e di un instrumentum pacis, tutti in argento. Gli oggetti sono stati ritrovati dal vicario del vescovo, Don Fernando Filograna, pochi giorni dopo il 31 luglio, nei pressi del piazzale del Duomo di Lecce, sotto un'auto, avvolti in un sacchetto.

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