BARI. Blitz notturno questa notte dell'Unione degli studenti di Bari davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale, l'ex Provveditorato, in via Re David dove hanno lasciato una carota gigante, per ricordare "che non siamo 'muli' - spiegano in una nota - come farebbero credere le dichiarazioni di Profumo, ma che siamo invece soggetti attivi, capaci di immaginare e portare avanti un'alternativa, che siamo noi la promessa di un domani migliore".
"Da mesi - proseguono gli studenti - ci siamo accorti che le politiche messe in atto da questo governo non fanno altro che ricalcare perfettamente quelle iniziate dal governo precedente e si inseriscono nel disegno europeo che vede l'austerity come unica chiave di uscita dalla crisi. Noi crediamo invece nell'istruzione come strumento di emancipazione - continua l'Uds - pensiamo che l'accesso ai saperi e alla cultura non debba essere, come e' ogni giorno di piu', riservato solo ad un'elite ma che sia arrivato il momento di liberare i saperi e ripubblicizzare scuole ed universita'. Dopo l'infelice dichiarazione di Profumo, secondo cui andremmo trattati a 'bastone e carota, ma non troppa carota', proprio questa e' diventata il simbolo della protesta: rispondendo ironicamente alle parole del ministro, abbiamo portato in piazza e distribuito carote a Roma, Milano e Torino".
A Bari dopo l'occupazione di un'aula di Scienze della formazione, le assemblee autoconvocate, i collettivi e i comitati nelle scuole, e' arrivato il momento della carota.
"Da mesi - proseguono gli studenti - ci siamo accorti che le politiche messe in atto da questo governo non fanno altro che ricalcare perfettamente quelle iniziate dal governo precedente e si inseriscono nel disegno europeo che vede l'austerity come unica chiave di uscita dalla crisi. Noi crediamo invece nell'istruzione come strumento di emancipazione - continua l'Uds - pensiamo che l'accesso ai saperi e alla cultura non debba essere, come e' ogni giorno di piu', riservato solo ad un'elite ma che sia arrivato il momento di liberare i saperi e ripubblicizzare scuole ed universita'. Dopo l'infelice dichiarazione di Profumo, secondo cui andremmo trattati a 'bastone e carota, ma non troppa carota', proprio questa e' diventata il simbolo della protesta: rispondendo ironicamente alle parole del ministro, abbiamo portato in piazza e distribuito carote a Roma, Milano e Torino".
A Bari dopo l'occupazione di un'aula di Scienze della formazione, le assemblee autoconvocate, i collettivi e i comitati nelle scuole, e' arrivato il momento della carota.
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