La Valle d'Itria |
Dai giovedì dell’Enogastronomia ai venerdì targati Natura, ai sabato dei Beni Culturali i visitatori della Puglia hanno risposto in modo convinto ed entusiasta alla proposta, come confermano d’altra parte anche i tanti questionari consegnati al termine delle giornate, ed è il biglietto da visita più convincente da cui partire per rafforzare l’offerta con la seconda edizione, da dicembre prossimo.
Punta di diamante il Salento, ma molto bene anche per i sistemi turistici di Puglia Imperiale e Magna Grecia, con Gargano, Valle d’Itria e Bari e la Costa a seguire.
Significativa la partecipazione alle attività nelle circa 80 tra masserie didattiche e cantine e nei 20 parchi e aree protette. Nella top ten dei più visitati la Salina di Margherita di Savoia. Bene anche i tour individuali nelle cantine e masserie alla scoperta del mondo magico della enogastronomia pugliese, fra tradizione e innovazione.
Ma è l’attrattiva culturale a rivelarsi il must del bilancio di tre mesi di attività , dal 1 luglio al 30 settembre, con oltre 150 Beni del patrimonio culturale pugliese interessati al progetto. Aperture straordinarie che, grazie alla collaborazione interistituzionale tra Regione Puglia, Province, Comuni, Mibac e Diocesi, nonché con Proloco e Associazioni regionali e locali, hanno regalato ad oltre 90mila turisti che hanno colto l’opportunità di visitare gratuitamente castelli, musei, chiese, palazzi, siti archeologici e centri storici, una Puglia fuori dall’ordinario.
L’attrattore maggiore? Il circuito dei Castelli, con 26mila visitatori ed è la provincia di Brindisi ad incoronare il sito più richiesto, il Castello Imperiali di Francavilla Fontana, con i suoi 9.220 visitatori. Restituito da poco al suo splendore grazie ad un certosino restauro, rappresenta, insieme al Castello Alfonsino Forte a Mare di Brindisi l’emblema dell’importanza strategica, per le amministrazioni pubbliche, di tutelare, preservare e gestire il patrimonio culturale con politiche volte a favorire una fruibilità sostenibile e una sempre più adeguata e innovativa qualità dell’accoglienza.
Richiestissime le Chiese (Gallipoli, Ostuni, Lecce, Barletta, Bari, Otranto e Trani) ed il sistema dei Musei - che registra nel Museo Archeologico di Manfredonia uno snodo significativo - ed i Parchi Archeologici, con gli scavi di Egnazia a Fasano in pole position. Molto bene anche il Marta di Taranto, gli ipogei di Foggia e il polo museale di Ascoli Satriano. A settembre si distingue il Castello Svevo di Bari, meta di numerosi gruppi di non udenti che hanno potuto godere di un bene patrimonio comune grazie al supporto di guide specializzate nella lingua dei segni.
Anche i borghi storici segnano il successo con le passeggiate guidate soprattutto nei centri di Trani, Barletta, Ostuni, Vieste ed i bellissimi borghi dei Monti Dauni.
“Valorizzazione, sistema, fruibilità , accoglienza e innovazione sono le parole chiave che hanno contraddistinto Puglia Open Days Estate 2012”, afferma l’assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli, “che ha visto nel potenziamento della messa in rete degli attrattori turistici il superamento di fatto del concetto stesso di mero supporto al turista. Questo progetto si è rivelato, infatti, strumento prezioso nella scoperta di nuovi, possibili, sostenibili itinerari, oltre che di pianificazione promozionale e sostegno alle imprese, nonché piccola, ma preziosa leva di controllo della qualità del brand, dello sviluppo eco-sostenibile e del customer satisfaction quale obiettivo strategico”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’Agenzia Pugliapromozione, Giancarlo Piccirillo. “Il progetto Puglia Open Days si è mosso su una duplice traiettoria: da una parte elevare l’efficienza della macchina pubblica dell’accoglienza, implementando i servizi all’ospite con il potenziamento del numero dei siti informativi, dei servizi offerti e degli orari di apertura”, afferma, “dall’altra riorganizzare e semplificare le modalità di fruizione del territorio e dei suoi asset strategici, rafforzando l’identità regionale nelle sue molteplici peculiarità in un’ottica di sistema e interagendo con i territori, le istituzioni, gli operatori del settore ed il mondo dell’associazionismo. L’obiettivo è aprire la Puglia per ferie tutto l’anno”.
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