BARI. "In queste ore, si discute in parlamento l'ipotesi, sempre piu' concreta, di prevedere l'incandidabilita' per presidenti ed assessori regionali, che potrebbero candidarsi a Roma solo dimettendosi 30 giorni prima dai comizi elettorali. Per questo, ritengo che Vendola farebbe figura piu' elegante se si dimettesse subito dalla presidenza della Regione, consentendo ai pugliesi di andare a votare in occasione delle elezioni politiche". Cosi' il segretario provinciale di Foggia e deputato dell'Udc, Angelo Cera.
"Vendola - prosegue - ormai e' deciso nella corsa verso Roma e non e' neppure un semplice candidato al Parlamento, ma un competitor nelle primarie del centrosinistra. Una sfida che lo impegna ormai completamente, mentre la Regione sprofonda nel caos. Sarebbe quindi, piu' serio da parte sua, cominciare a programmare l'uscita di scena dal panorama pugliese, che gli interessa ben poco, e portare avanti e celermente le riforme sul numero dei consiglieri e la legge elettorale, cosi' come stanno facendo altre Regioni. Dimettersi subito - conclude Cera - senza aspettare il cartellino rosso dell'incandidabilita', sarebbe un gesto responsabile e dovuto a tutti quei pugliesi che hanno creduto nel Vendolas' dream e che oggi fanno i conti con un capitano alla Schettino che abbandona la nave mentre affonda".
"Vendola - prosegue - ormai e' deciso nella corsa verso Roma e non e' neppure un semplice candidato al Parlamento, ma un competitor nelle primarie del centrosinistra. Una sfida che lo impegna ormai completamente, mentre la Regione sprofonda nel caos. Sarebbe quindi, piu' serio da parte sua, cominciare a programmare l'uscita di scena dal panorama pugliese, che gli interessa ben poco, e portare avanti e celermente le riforme sul numero dei consiglieri e la legge elettorale, cosi' come stanno facendo altre Regioni. Dimettersi subito - conclude Cera - senza aspettare il cartellino rosso dell'incandidabilita', sarebbe un gesto responsabile e dovuto a tutti quei pugliesi che hanno creduto nel Vendolas' dream e che oggi fanno i conti con un capitano alla Schettino che abbandona la nave mentre affonda".
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