Consiglio comunale di Lecce: "Nessun aggravio di costi"

LECCE. “Nessun ritardo per l’avvio dei Consigli comunali e, dunque, nessun aggravio di spesa per l’Amministrazione”. Il presidente dell’assemblea cittadina, Alfredo Pagliaro, replica, punto per punto, ai rilievi mossi dal presidente del Comitato popolare leccese Emanuele Vilei che aveva rimarcato il fatto che “molti Consiglieri non si presentano puntuali all'orario fissato per le adunanze, e, facendo mancare il numero legale, ritardano l'inizio della discussione dell'ordine del giorno. Un ritardo che provoca un immotivato aggravio finanziario nella spesa di gestione della Amministrazione Comunale”.

Per il presidente Alfredo Pagliaro si tratta di rilievi non veritieri: “Le convocazioni e lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale vengono disciplinate dall'articolo 14 del Regolamento: il Presidente, all'orario indicato nell'avviso di convocazione per l'inizio dei lavori, dispone l'appello dei Consiglieri. Accertato il numero legale dichiara aperta la seduta. Qualora dopo l'appello iniziale non si sia raggiunto il numero legale, il Presidente dispone la ripetizione dell'appello alla mezz'ora. Decorsa un'ora da quella indicata nell'avviso di convocazione senza che siano intervenuti i consiglieri nel numero prescrittoci il Presidente dichiara deserta la seduta”.

“Tutto ciò – ricorda Pagliaro - è stato sempre fedelmente svolto dal sottoscritto, dal segretario generale, e, per il vero, nessuna seduta è andata mai deserta, motivo per il quale mai vi è stato un immotivato aggravio finanziario nella spesa di gestione di questa Amministrazione. Ma non solo: mai come in questo Consiglio, grazie al lavoro di tutti i consiglieri ed assessori, tutti i punti inscritti all'ordine del giorno, spesso anche numerosi, sono stati discussi sino alla fine senza alcuna interruzione o rinvio, proprio a dimostrazione di quanto da parte del Consiglio si abbia rispetto del ruolo e delle spese che ad esso sono collegate”.

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