Costi della politica: entro fine ottobre le proposte delle Regioni

BARI. Entro il 30 ottobre la Conferenza Stato-Regioni definirà la piattaforma per l'attuazione del decreto sulla riduzione dei costi delle Regioni. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna esprime soddisfazione per la posizione unitaria dei presidenti delle Assemblee legislative, che nella riunione di Bolzano hanno fatto propria l’esortazione del presidente della Repubblica Napolitano. A conclusione della plenaria, la Conferenza dei presidenti ha ribadito la linea convenuta ieri nell’incontro coi presidenti delle Giunte, per l'attuazione del decreto legge in materia di finanza e funzionamento degli enti, ribadendo l’impegno a definire entro fine mese i parametri per individuare la Regione più virtuosa e ad emanare, entro il 30 novembre, i provvedimenti unitari che adegueranno ogni Regione alle previsioni del decreto del Governo nazionale.

A metà della prossima settimana, ha annunciato Introna, avvierà i suoi lavori la commissione mista tra le Conferenze (della quale il presidente pugliese è componente), per definire proposte utili al contenimento dei costi della politica nelle Regioni.

Il sistema delle autonomie regionali affronterà inoltre le questioni legate alle ipotesi di riforma del Titolo V della Costituzione, indicate sempre dal Governo. Sull’importante modifica, nell’incontro di oggi con i presidenti delle Regioni, il Capo dello Stato ha condiviso “l'esigenza di un ampio sforzo di chiarificazione di fronte all'emergere, nel dibattito pubblico, di interpretazioni unilaterali e sommarie - con accenti liquidatori nei confronti dell'attività e del ruolo delle Regioni - dei maggiori problemi oggi all'attenzione del governo e del Parlamento”.

Si tratta del riequilibrio della finanza pubblica e dell’adeguamento degli assetti istituzionali, oggetto delle decisioni del Consiglio dei Ministri e che investono il complesso le delle istituzioni rappresentative e delle amministrazioni pubbliche.
Dopo l’incontro con Napolitano, i presidenti hanno apprezzato per la sensibilità dal presidente, che ha colto “lo spirito col quale le Regioni intendono rappresentare al Governo e al Parlamento la necessità di partecipare ad un processo di riforma che assicuri la leale collaborazione e l’efficacia delle istituzioni”.

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