BARI. “Mi ritengo solo parzialmente soddisfatto dagli impegni che il sottosegretario De Stefano ha assunto a nome del Governo, rispondendo oggi in Aula Senato alla mia interrogazione sulla emergenza criminalità a Bari. Preso atto delle considerazioni, valutazioni e rassicurazioni, occorrono azioni concrete". A riferirlo in una nota il sen. d'Ambrosio Lettieri (Pdl).
"Arrivino, dunque, - prosegue d'Ambrosio Lettieri - anche a Bari una parte dei cospicui fondi del FUG (Fondo unico della Giustizia), oltre due miliardi di euro bloccati al 31 dicembre scorso e che devono essere ancora assegnati, per essere destinati a potenziare gli organici della magistratura e delle forze dell'Ordine. La gravissima minaccia che la città e il territorio subiscono da parte della criminalità organizzata e che lascia una striscia di sangue per i morti ammazzati non può essere contrastata solo con buoni propositi e promesse. Il Governo per ora ci consegna solo tagli inaccettabili proprio in quei settori a cui richiediamo di ripristinare la sicurezza e la legalità del territorio.
I Magistrati e le forze dell'ordine, coordinate dal lodevole lavoro del Prefetto Tafaro, fanno già tanto ma ancora non riescono a fare miracoli e a moltiplicare mezzi, uomini e logistica.
Certamente apprezzo che il Ministro Cancellieri oggi si sia recata a Foggia e poi a Vieste per dare un segno tangibile della presenza e dell’azione dello Stato contro ogni forma di criminalità, a cominciare da quella non meno odiosa del racket delle estorsioni. Ricordo, però, al Ministro che la attendiamo anche nel capoluogo: sarebbe un gravissimo errore derubricare gli omicidi baresi a un banale regolamento di conti tra le seconde e terze file della criminalità locale. La situazione è ben più grave.
Rinnovo dunque con maggior forza la richiesta di un comitato nazionale per la sicurezza e l'ordine pubblico a Bari con la presenza dei ministri Cancellieri e Severino. Serve alla comunità locale il segno forte delle Istituzioni e dello Stato; serve far capire che c'è una mobilitazione per restituire al territorio una politica di legalità e di sicurezza; serve restituire fiducia alle persone perbene. Un territorio senza sicurezza e senza legalità diventa sempre più ostaggio delle commistioni tra gruppi di potere e malavita che si infiltrano nei gangli sociali, produttivi e politici uccidendo anche la democrazia. Mi riservo altre iniziative utili a mantenere alta l’attenzione su queste spec ifiche problematiche”, conclude il coordinatore cittadino barese del Pdl.
"Arrivino, dunque, - prosegue d'Ambrosio Lettieri - anche a Bari una parte dei cospicui fondi del FUG (Fondo unico della Giustizia), oltre due miliardi di euro bloccati al 31 dicembre scorso e che devono essere ancora assegnati, per essere destinati a potenziare gli organici della magistratura e delle forze dell'Ordine. La gravissima minaccia che la città e il territorio subiscono da parte della criminalità organizzata e che lascia una striscia di sangue per i morti ammazzati non può essere contrastata solo con buoni propositi e promesse. Il Governo per ora ci consegna solo tagli inaccettabili proprio in quei settori a cui richiediamo di ripristinare la sicurezza e la legalità del territorio.
I Magistrati e le forze dell'ordine, coordinate dal lodevole lavoro del Prefetto Tafaro, fanno già tanto ma ancora non riescono a fare miracoli e a moltiplicare mezzi, uomini e logistica.
Certamente apprezzo che il Ministro Cancellieri oggi si sia recata a Foggia e poi a Vieste per dare un segno tangibile della presenza e dell’azione dello Stato contro ogni forma di criminalità, a cominciare da quella non meno odiosa del racket delle estorsioni. Ricordo, però, al Ministro che la attendiamo anche nel capoluogo: sarebbe un gravissimo errore derubricare gli omicidi baresi a un banale regolamento di conti tra le seconde e terze file della criminalità locale. La situazione è ben più grave.
Rinnovo dunque con maggior forza la richiesta di un comitato nazionale per la sicurezza e l'ordine pubblico a Bari con la presenza dei ministri Cancellieri e Severino. Serve alla comunità locale il segno forte delle Istituzioni e dello Stato; serve far capire che c'è una mobilitazione per restituire al territorio una politica di legalità e di sicurezza; serve restituire fiducia alle persone perbene. Un territorio senza sicurezza e senza legalità diventa sempre più ostaggio delle commistioni tra gruppi di potere e malavita che si infiltrano nei gangli sociali, produttivi e politici uccidendo anche la democrazia. Mi riservo altre iniziative utili a mantenere alta l’attenzione su queste spec ifiche problematiche”, conclude il coordinatore cittadino barese del Pdl.