BARI. “L’istituzione dell’ecobilancio in Puglia è una pietra miliare nel percorso di salvaguardia e tutela dell’ambiente che la nostra Regione ha intrapreso ormai da tempo. La Puglia è la prima regione d’Italia a dotarsi di un sistema contabile ambientale”. Il consigliere regionale del Pd Filippo Caracciolo, promotore della proposta di legge sull’ecobilancio, approvato dal Consiglio regionale e ora pubblicato anche sul Bollettino ufficiale della Regione, sottolinea l’importanza della nuova normativa.
“L’ecobilancio – evidenzia Caracciolo - permetterà ai cittadini di conoscere l’ammontare delle spese per le attività e le azioni finalizzate all’uso e gestione delle risorse naturali e alla loro tutela da fenomeni di depauperamento ed esaurimento, e faciliterà la comprensione del bilancio stesso ad associazioni, movimenti e comuni cittadini interessati. Voglio porre un accento particolare su quest’ultimo punto, perché i bilanci e tutti i documenti istituzionali appaiono spesso troppo complessi agli occhi dei non addetti ai lavori, creando così ancor più incertezze sull’effettivo operato degli organi politici e dirigenziali. Nello specifico, la proposta di legge, depositata l’8 marzo del 2012, ben prima che scoppiasse il caso Ilva, ed approvata all’unanimità dall’assise regionale, impone all’ente di pubblicare, in allegato al bilancio, documenti che illustrino nel dettaglio le risorse impiegate per la salvaguardia del patrimonio ambientale pugliese. Saranno illustrate e definite le spese sostenute per la gestione delle acque reflue, per la gestione dei rifiuti, per la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie, nonché quelle relative all’abbattimento del rumore e delle vibrazioni, e alla protezione della biodiversità e del paesaggio, solo per citarne alcune. Attraverso tale strumento e dall’insieme di informazioni offerte si potrebbe pervenire per fini sperimentali al calcolo del cosiddetto Prodotto Interno Lordo Sostenibile, ovvero un aggregato capace di attestare le dinamiche di crescita produttiva su base territoriale, tenendo conto dello stato e delle problematiche ambientali”.
“In un momento in cui nell’agenda della politica sono riemerse con prepotenza, a seguito del caso Taranto, tematiche delicate come quella dello stretto legame tra salute e sostenibilità - conclude Caracciolo - lo strumento dell’ecobilancio può rappresentare la vera cartina tornasole dell’impegno politico in materia ambientale”.
“L’ecobilancio – evidenzia Caracciolo - permetterà ai cittadini di conoscere l’ammontare delle spese per le attività e le azioni finalizzate all’uso e gestione delle risorse naturali e alla loro tutela da fenomeni di depauperamento ed esaurimento, e faciliterà la comprensione del bilancio stesso ad associazioni, movimenti e comuni cittadini interessati. Voglio porre un accento particolare su quest’ultimo punto, perché i bilanci e tutti i documenti istituzionali appaiono spesso troppo complessi agli occhi dei non addetti ai lavori, creando così ancor più incertezze sull’effettivo operato degli organi politici e dirigenziali. Nello specifico, la proposta di legge, depositata l’8 marzo del 2012, ben prima che scoppiasse il caso Ilva, ed approvata all’unanimità dall’assise regionale, impone all’ente di pubblicare, in allegato al bilancio, documenti che illustrino nel dettaglio le risorse impiegate per la salvaguardia del patrimonio ambientale pugliese. Saranno illustrate e definite le spese sostenute per la gestione delle acque reflue, per la gestione dei rifiuti, per la protezione e il risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie, nonché quelle relative all’abbattimento del rumore e delle vibrazioni, e alla protezione della biodiversità e del paesaggio, solo per citarne alcune. Attraverso tale strumento e dall’insieme di informazioni offerte si potrebbe pervenire per fini sperimentali al calcolo del cosiddetto Prodotto Interno Lordo Sostenibile, ovvero un aggregato capace di attestare le dinamiche di crescita produttiva su base territoriale, tenendo conto dello stato e delle problematiche ambientali”.
“In un momento in cui nell’agenda della politica sono riemerse con prepotenza, a seguito del caso Taranto, tematiche delicate come quella dello stretto legame tra salute e sostenibilità - conclude Caracciolo - lo strumento dell’ecobilancio può rappresentare la vera cartina tornasole dell’impegno politico in materia ambientale”.