Esodati: contributo dai ricchi, altolà di Confindustria

Esodati: c'è l'altolà di Confindustria sulla norma sui contributi dei ricchi
ROMA. "Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro" a favore degli esodati "è iniquo, si aggiunge ad un prelievo analogo ancora in essere" previsto dal decreto Salva Italia. Così il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina, ospite a RadioAnch'io su Radio1 Rai. Questo contributo per finanziare l'ampliamento delle garanzie per gli esodati colpisce "una fascia di popolazione che è l'unica che spende minacciando ulteriormente i consumi", sottolinea Regina.

Ma anche il Pdl si oppone alla norma. "Nessuno ha consultato la presidenza del gruppo Pdl" sull'ampliamento delle garanzie degli esodati e comunque "non condividiamo" quella individuata. Lo dice il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, in una nota. "Malgrado ci siamo occupati più volte del tema perché sinceramente impegnati nel trovare soluzioni ragionevoli al problema degli esodati, nessuno ha consultato la presidenza del gruppo del PdL prima dell'ultima riunione della Commissione lavoro dedicata al tema", dice Cicchitto. "Sostenendo in via generale la via dell'abbattimento del debito per diminuire una pressione fiscale insostenibile per tutti, non condividiamo il ricorso a forme di finanza straordinaria per una copertura delle risorse necessarie sul tema. Riteniamo più ragionevole e realistica l'impostazione contenuta nell'emendamento presentato dall'on. Giuliano Cazzola e da altri", conclude.

Sulla controversa norma, ieri il governo è stato battuto. La commissione lavoro della Camera ha approvato all'unanimità (solo il deputato del Pdl Giuliano Cazzola non ha partecipato) un emendamento alla Legge di Stabilità che amplia le garanzie per gli esodati. La norma prevede infatti tra le coperture anche un contributo di 'solidarietà' del 3% per la parte di reddito che supera i 150 mila euro.

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