FOGGIA. Cgil, Cisl e Uil di Capitanata esprimono preoccupazione per l’ulteriore aggravamento dei bilanci familiari di lavoratori e pensionati foggiani, derivante dalla decisione dell’Amministrazione Comunale di Foggia di procedere all’aumento dell’IMU sulla prima casa, dal 4 al 5,5 per mille. Per le organizzazioni sindacali, “i cittadini del capoluogo sono già fortemente provati dalla pesante crisi economica, dalla crescente carenza di occupazione e dall’aumento della tassazione nazionale; a cui si sono aggiunti recentemente gli aumenti della TARSU da parte del Comune e dell’addizionale sulla RC auto da parte della Provincia”.
Per Cgil, Cisl e Uil “nelle famiglie foggiane ci sono sempre meno risorse economiche. Ciò oltre a comportare considerevoli difficoltà a soddisfare le primarie esigenze di sostentamento, rischia di rallentare ulteriormente l’intera economia cittadina. Le conseguenze del progressivo indebolimento del potere d’acquisto dei cittadini foggiani si evince d’altronde – rilevano i sindacati - dalla continua chiusura di attività commerciali, con conseguente perdita occupazionale, che si sta incrementando negli ultimi mesi nella città di Foggia”.
Per questi motivi, secondo le organizzazioni sindacali, “è inaccettabile da parte degli Amministratori locali continuare a perseguire l’obiettivo della salvaguardia del bilancio comunale sacrificando e colpendo ripetutamente i bilanci delle famiglie; attraverso politiche, per giunta mai condivise né concertate con gli organismi sociali intermedi – sottolineano Cgil, Cisl e Uil - che stanno mettendo totalmente in ginocchio le famiglie foggiane, alle quali sono stati già fortemente ridotti tutti i servizi e la complessiva qualità della vita”.
Pertanto, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Foggia auspicano “un cambiamento di rotta da parte dell’Amministrazione Comunale che la induca a reperire le risorse finanziarie necessarie attraverso una più equa ed efficace riscossione dei tributi, una più incisiva lotta all’evasione contributiva e, soprattutto, mediante la cancellazione degli sprechi della politica e dei costi inutili della Pubblica Amministrazione”. In questa direzione, i sindacati “rinnovano la richiesta di un coinvolgimento delle parti sociali e dei consumatori, troppo spesso proclamato ma poco praticato da parte del Comune di Foggia, nonostante un apposito accordo sulle buone prassi sindacali stipulato con Cgil,Cisl e Uil, e ribadiscono l’appello ad operare avendo in prioritaria attenzione le problematiche ed i bisogni dei ceti sociali più deboli della città di Foggia”.
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