Foggia: costretta a prostituirsi e ad abortire, in manette gli aguzzini

FOGGIA. E' terminata con tre arresti per prostituzione, sfruttamento, sequestro di persona e costrizione all'aborto sotto minaccia, la triste storia di un donna nigeriana tenuta sotto scacco dai suoi aguzzini. Messa sulla strada per pagare i suoi debiti, la prostituta è stata costretta persino ad abortire illegalmente, contro la sua volontà, quasi sicuramente in casa e senza nessuna assistenza sanitaria. La denuncia è partita dalla Questura di Foggia ed è stata fatta dal fidanzato della ragazza incinta, costretta però, dietro pesanti minacce, a trasferirsi prima a Roma e in un secondo momento a Terni. Questo perché la vittima avrebbe dovuto saldare un debito di 50mila euro contratto durante il suo arrivo in Italia. Il 5 luglio scorso la nigeriana si è presentata presso un ospedale romano con una busta in mano contenente il feto privo di vita e chiedendo assistenza. Rientrata a casa, è stata tenuta per sette giorni sotto osservazione da una connazionale e rimessa sulla strada.

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