FOGGIA. Per provare ad arginare il dilagante fenomeno della prostituzione su strada e in merito alla relazione fornita dal comandante del corpo di Polizia Municipale di Foggia, con la delibera di giunta del 19 settembre il governo Mongelli ha quadruplicato la sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta, portandola da 25 a 100 euro, fermo restando l'importo massimo di 500 euro così come previsto dall'art. 7-bis del T.U.E.L.
Il Comune di Foggia sembra aver accolto le lamentele dei cittadini e in un certo senso archiviato il caso delle "panchine della prostituzione" sul viale della stazione
Le motivazioni fornite sono più di una. Nella delibera infatti si legge: "Considerato che la prostituzione su strada consegue situazioni di disturbo della quiete pubblica, di offesa alla pubblica decenza, frequentemente spinta all'oscenità , di degrado igienico e urbano, che insieme compromettono le condizioni di normale vivibilità dei luoghi interessati e provocano, a danno dei residenti, esasperate e continue tensioni - continua -
Che il fenomeno tende a manifestarsi in maniera recrudescente in numerose aree del territorio urbano e che recentemente si è esteso in maniera dilagante anche in zone ubicate nel cuore del centro cittadino nell'ambito delle quali si rende necessario assicurare, con carattere di urgenza e contingibilità , efficaci azioni di contrasto in relazione alle modalità lesive della dignità e della libertà dell'essere umano, ai rischi per la salute pubblica, ai rischi per l'incolumità pubblica derivanti da improvvisi repentini rallentamenti e situazioni di intralcio della circolazione stradale, nonché all'esigenza di fornire un'immagine improntata al decoro ed alla civile convivenza.
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