Gasp!, scoperte nuove grotte tra Alberobello e Monopoli

BARI. "Gasp", che scoperta! "Tra Alberobello e Monopoli, nel cuore di un territorio simbolo  della magia di quest’incontro, in un paesaggio puntellato di trulli e muretti a secco, la dedizione dell’uomo e la riconoscenza della Terra hanno trovato nuove forme di espressione: alla natura questa volta è bastata la pazienza,  la passione e il lavoro infaticabile degli speleologi del “GASP!”  per svelare la meraviglia di volumi sotterranei , naturali e imperfettibili, alla cui creazione ha provveduto  essa stessa". Lo si apprende in una nota del Gruppo Archeologico Speleologico Pugliese.

"“GASP!”, prosegue la nota - sta per “Gruppo Archeologico Speleologico Pugliese”. Presieduto da Lorenzo Di  Liso, Istruttore di Speleologia del CAI  dall’esperienza ventennale, il gruppo è nato meno di un anno fa in seno alla storica Sezione CAI (Club Alpino Italiano) di Gioia del Colle e raccoglie l’eredità del GSG il “Gruppo Speleologico Gioiese”.

A coordinare le attività  del Gruppo, il consiglio direttivo composto dallo stesso presidente, da Marisa Zaccaria, Ivana Guagnano e l’altro istruttore Luca Benedetto, alla cui tenacia e pazienza si deve l’inizio dell’attività esplorativa che ha portato alla scoperta della grandiosa cavità ipogea.

Quello che fino a poco tempo fa sembrava solo un inghiottitoio fossile, si è rivelato, in realtà, l’ingresso ostruito di un mastodontico labirinto sotterraneo di indescrivibile bellezza.

Subito dopo l’ingresso, si apre quello che gli speleologi del “GASP!” hanno battezzato “Pozzo SS. Medici” in onore dei Santi Cosma e Damiano, protettori di Alberobello, la cui festa si celebrava proprio nel giorno della scoperta. A seguire lo splendido “Pozzo GASP!” profondo oltre 60 mt, di rara bellezza, con la roccia pulita e bianchissima incisa dalla potenza dell’acqua e le imponenti colate di calcite purissima che risaltano sulle scure pareti intrise di ossidi, che si allontanano fino a perdersi nelle profonde oscurità dell’abisso.

Di lì in poi è  un susseguirsi di volumi sospesi, geometrie sorprendenti, sfumature improbabili e scintillii abbaglianti che mozzano il fiato.

“Questa è, probabilmente, una delle scoperte più importanti dopo le grotte di Castellana” - ha dichiarato il presidente Di Liso - “che permetterà di ampliare le conoscenze del nostro territorio e aggiungere nuovi capitoli alla storia geologica dell’altopiano delle Murge. Un grazie particolare va a Pierluigi Rotolo, proprietario del terreno che dà accesso alla grotta, perché ha dimostrato enorme disponibilità oltre ad una spiccata sensibilità, al contrario di molti che occultano o peggio ancora distruggono, le formazioni carsiche rinvenute nei propri possedimenti”.

La scoperta sarà  presentata  dal GASP! venerdì 02 novembre nel corso di “Spélaion 2012 …la fine del mondo”  (www.spelaion2012.it), raduno internazionale di Speleologia previsto  quest’anno a Borgo Celano - San Marco in Lamis (FG) dal 1° al 4 novembre", conclude la nota.

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