BARI. Con 51 voti a favore il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità le leggi su eco-bilancio e per la tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale.
Il primo provvedimento, a firma del consigliere regionale Pd Filippo Caracciolo apporta modifiche alla legge regionale n. 28/2001 “Riforma dell’ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e controllo”. “Con questa legge – ha spiegato il proponente - la Regione Puglia avrà il dovere non solo in sede di rendicontazione ma anche in fase di programmazione, nell’ambito delle proprie competenze legislative, di elaborare degli allegati alla legge finanziaria regionale, al bilancio pluriennale e al bilancio annuale in cui indicare le risorse finanziarie destinate alla tutela dell’ambiente”.
L’adozione di tale sistema permetterà di far conoscere ai cittadini in modo semplice quanto la regione Puglia spende annualmente e su base triennale per esempio per la protezione dell’aria e del clima, per la gestione delle acque reflue, per la gestione dei rifiuti, per la protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie, per l’abbattimento del rumore e delle vibrazioni, per la protezione della biodiversità e del paesaggio, per la protezione dalle radiazioni, per la ricerca e sviluppo per la protezione dell’ambiente, per l’uso e gestione delle acque interne, delle foreste, della flora e della fauna selvatiche, delle materie prime energetiche non rinnovabili, delle materie prime non energetiche, per la ricerca e sviluppo per l’uso e la gestione delle risorse naturali.
“Il nostro governo regionale ha fatto tanto in questi anni in materia di ambiente – ha concluso Caracciolo - e l’introduzione dell’eco-bilancio rappresenta un ulteriore passo in avanti”.
Ampio consenso anche per gli interventi a tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale. Il testo, a firma del consigliere regionale Pd Sergio Blasi, è stato elaborato anche grazie all’apporto dell’opposizione - come sottolineato dal capogruppo Rocco Palese - e ha ottenuto il plauso di Salvatore Negro (Udc) per il riconoscimento dell’estrema importanza di questo segmento del patrimonio culturale pugliese.
"Con questo intervento normativo – ha spiegato Blasi – la Regione, in accordo con le disposizioni della Convenzione dell’Unesco sulla salvaguardia dei patrimoni immateriali approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 167 del 27 settembre 2007, vuole mettere in campo una serie di interventi rivolti al sostegno dell’insieme variegato di soggetti che, a vario titolo (associazioni culturali, gruppi musicali, case editrici specializzate, enti locali) operano sul territorio con iniziative finalizzate alla salvaguardia e alla promozione delle musiche e delle danze tradizionali". Tra queste il sostegno alla ricerca e alla pubblicazione di documenti originali, con la registrazione delle performance degli anziani cantori, e la realizzazione di una rete di archivi multimediali.
Il testo prevede inoltre contributi a favore dell’editoria specializzata per la pubblicazione di studi e ricerche, con particolare attenzione alle opere multimediali che consentono un accesso diretto alle “fonti” storiche della tradizione musicale e coreutica regionale, e istituisce un apposito Albo in cui potranno confluire i soggetti non pubblici abilitati ad usufruire del sostegno regionale.
Il primo provvedimento, a firma del consigliere regionale Pd Filippo Caracciolo apporta modifiche alla legge regionale n. 28/2001 “Riforma dell’ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e controllo”. “Con questa legge – ha spiegato il proponente - la Regione Puglia avrà il dovere non solo in sede di rendicontazione ma anche in fase di programmazione, nell’ambito delle proprie competenze legislative, di elaborare degli allegati alla legge finanziaria regionale, al bilancio pluriennale e al bilancio annuale in cui indicare le risorse finanziarie destinate alla tutela dell’ambiente”.
L’adozione di tale sistema permetterà di far conoscere ai cittadini in modo semplice quanto la regione Puglia spende annualmente e su base triennale per esempio per la protezione dell’aria e del clima, per la gestione delle acque reflue, per la gestione dei rifiuti, per la protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie, per l’abbattimento del rumore e delle vibrazioni, per la protezione della biodiversità e del paesaggio, per la protezione dalle radiazioni, per la ricerca e sviluppo per la protezione dell’ambiente, per l’uso e gestione delle acque interne, delle foreste, della flora e della fauna selvatiche, delle materie prime energetiche non rinnovabili, delle materie prime non energetiche, per la ricerca e sviluppo per l’uso e la gestione delle risorse naturali.
“Il nostro governo regionale ha fatto tanto in questi anni in materia di ambiente – ha concluso Caracciolo - e l’introduzione dell’eco-bilancio rappresenta un ulteriore passo in avanti”.
Ampio consenso anche per gli interventi a tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale. Il testo, a firma del consigliere regionale Pd Sergio Blasi, è stato elaborato anche grazie all’apporto dell’opposizione - come sottolineato dal capogruppo Rocco Palese - e ha ottenuto il plauso di Salvatore Negro (Udc) per il riconoscimento dell’estrema importanza di questo segmento del patrimonio culturale pugliese.
"Con questo intervento normativo – ha spiegato Blasi – la Regione, in accordo con le disposizioni della Convenzione dell’Unesco sulla salvaguardia dei patrimoni immateriali approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 167 del 27 settembre 2007, vuole mettere in campo una serie di interventi rivolti al sostegno dell’insieme variegato di soggetti che, a vario titolo (associazioni culturali, gruppi musicali, case editrici specializzate, enti locali) operano sul territorio con iniziative finalizzate alla salvaguardia e alla promozione delle musiche e delle danze tradizionali". Tra queste il sostegno alla ricerca e alla pubblicazione di documenti originali, con la registrazione delle performance degli anziani cantori, e la realizzazione di una rete di archivi multimediali.
Il testo prevede inoltre contributi a favore dell’editoria specializzata per la pubblicazione di studi e ricerche, con particolare attenzione alle opere multimediali che consentono un accesso diretto alle “fonti” storiche della tradizione musicale e coreutica regionale, e istituisce un apposito Albo in cui potranno confluire i soggetti non pubblici abilitati ad usufruire del sostegno regionale.
Tags
Politica locale