BARI. "Il governo nazionale continua sull’onda di schiacciare i deboli e impoverire i poveri amputandone la dignità e i diritti fondamentali. La legge di stabilità ora se la prende con i disabili. Sono annunciati tagli sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura dei parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso scende al 50%. È inaccettabile una manovra di questo genere in un Paese che non ha più un sistema di welfare e in momento di crisi generale in cui la povertà è entrata in tutte le famiglie e la vita diventa come una cella al di fuori dell’ordinario, in cui i metri quadri si restringono all’aumentare della povertà . I disabili hanno diritto di vivere la vita con libertà e dignità senza sentirsi un peso per i propri famigliari. Questa misura li spingerà verso l’emarginazione e la privazione del diritto alla vita.
Il mio auspicio è che il governo nazionale si ravveda e si renda conto della gravità dei riflessi che la stretta all’assistenza ai disabili può generare su tutto il tessuto sociale e produttivo. In un Paese moderno e civile, a cui ci vantiamo di appartenere, non possiamo mettere una mamma o un papà nelle condizioni di dover decidere se rinunciare allo stipendio necessario per il sostentamento di tutta la famiglia o accudire un figlio disabile".
Così il consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Anna Nuzziello.
Il mio auspicio è che il governo nazionale si ravveda e si renda conto della gravità dei riflessi che la stretta all’assistenza ai disabili può generare su tutto il tessuto sociale e produttivo. In un Paese moderno e civile, a cui ci vantiamo di appartenere, non possiamo mettere una mamma o un papà nelle condizioni di dover decidere se rinunciare allo stipendio necessario per il sostentamento di tutta la famiglia o accudire un figlio disabile".
Così il consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Anna Nuzziello.
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