LECCE. Dopo il grande successo della scorsa domenica continua la rassegna Il parco delle note, un ciclo di quattro concerti al Parco di Belloluogo, promossa dal Comune di Lecce e dall’Associazione Nireo.
Il secondo appuntamento è in programma domenica 14 ottobre alle ore 11. L’ingresso è gratuito.
Protagonista sarà ancora il Quartetto d’archi “Florilegium” formato da Ivo e Danilo Mattioli (violini), Ennio Coluccia (viola) e Tiziana Di Giuseppe (violoncello).
Molto ricco il programma anche che si aprirà con il Quartetto op.77 n. 1 di Haydn, e che poi proseguirà con la Sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven, “Erlking” di Schubert, il Minuetto di Boccherini, il “Sogno” di Schumann, la “Marcia alla turca” di Mozart ed infine la Sinfonia dalla “Forza del destino” di Verdi.
L’idea che sottende al ciclo di concerti è quella di proseguire sulla strada intrapresa con il Must, ovvero di valorizzazione del nuovo patrimonio immobiliare e ambientale recuperato dal Comune di Lecce. Musica nel verde, dunque, volta ad incrementare la sua diffusione al di fuori dei consueti contesti ad essa generalmente associati e di valorizzare i luoghi dove essa viene eseguita. Non poltroncine in velluto, abiti da concerto e posti formali, ma alberi e prati.
Il secondo appuntamento è in programma domenica 14 ottobre alle ore 11. L’ingresso è gratuito.
Protagonista sarà ancora il Quartetto d’archi “Florilegium” formato da Ivo e Danilo Mattioli (violini), Ennio Coluccia (viola) e Tiziana Di Giuseppe (violoncello).
Molto ricco il programma anche che si aprirà con il Quartetto op.77 n. 1 di Haydn, e che poi proseguirà con la Sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven, “Erlking” di Schubert, il Minuetto di Boccherini, il “Sogno” di Schumann, la “Marcia alla turca” di Mozart ed infine la Sinfonia dalla “Forza del destino” di Verdi.
L’idea che sottende al ciclo di concerti è quella di proseguire sulla strada intrapresa con il Must, ovvero di valorizzazione del nuovo patrimonio immobiliare e ambientale recuperato dal Comune di Lecce. Musica nel verde, dunque, volta ad incrementare la sua diffusione al di fuori dei consueti contesti ad essa generalmente associati e di valorizzare i luoghi dove essa viene eseguita. Non poltroncine in velluto, abiti da concerto e posti formali, ma alberi e prati.