Il prof. Zichichi |
La cerimonia si è articolata in due momenti salienti: il primo nella Cattedrale di Bari, con la solenne Messa celebrata dall’arcivescovo S.E. Mons. Francesco Cacucci, il secondo nella splendida Basilica di S. Nicola, con la relazione del Preside, don Angelo Panzetta, e la conferenza del prof. Antonino Zichichi.
La Chiesa era gremita di cittadini, oltre che di esponenti del clero pugliese, studenti e insegnanti dell’Università .
Dopo l’esibizione del coro dei seminaristi molfettesi, Mons. Cacucci ha rivolto un breve saluto, con parole pacate e dense di significato. Quindi il preside, rev. Panzetta ha elencato i dati relativi al percorso svolto durante i primi sette anni di attività dell’Istituzione ed esposto progetti e iniziative che hanno visto l’impegno di tutti i sostenitori e gli operatori della Facoltà .
Finalmente il prof. Zichichi, giunto direttamente da Ginevra, dove presiede il CERN, ha parlato dei più grandi temi che hanno appassionato gli scienziati negli ultimi 400 anni, da quando Galileo Galilei, il padre della fisica, ha enunciato il suo metodo sperimentale e manifestato la sua fede in “Colui che ha fatto il mondo”. Ha spiegato che, per poter procedere nel cammino della conoscenza della natura, è necessario continuare, con umiltà , ad interrogare il Sommo Creatore. Infatti, tutte le scoperte finora accertate non erano, e non potevano essere, previste dagli scienziati, sono state casuali.
Nella sua rapida carrellata il prof. Zichichi ha ricordato l’invarianza delle equazioni di Maxwell, la stretta connessione tra spazio e tempo e l’importanza dell’energia nucleare, legata ad eventi nefasti, ma fondamentale per il futuro dell’umanità . Non ha tralasciato un pensiero al Beato Giovanni Paolo II, che ha messo sullo stesso piano la scienza e la fede, elementi fondamentali per la vita dell’uomo, a testimonianza che fra esse non vi è alcun conflitto.
Il pubblico ha apprezzato molto le parole del celebre fisico, che riesce a trasferire ed a semplificare, soprattutto per i meno competenti, le nozioni rigorose della matematica e della fisica. Il racconto delle sue esperienze e dei suoi incontri arricchiscono i suoi discorsi di aneddoti che rendono più partecipi gli ascoltatori. Gli applausi calorosi sono stati piuttosto prolungati.
A chiusura della cerimonia il coro ha intonato una nuova melodia.