ROMA. Il caso Ilva tiene ancor banco a Taranto. "Oggi abbiamo compiuto un altro passo in avanti. Gli enti locali, dopo che la conferenza di servizi ha fatto proprie le prescrizioni della Regione, hanno dato parere favorevole al documento di Aia". Sono le parole dell'assessore alla Qualita' dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro al termine della Conferenza di servizi tenutasi oggi al Ministero dell'Ambiente sulla nuova autorizzazione integrata ambientale all'Ilva di Taranto.
+ Nicastro: accolta da conferenza servizi nostre condizioni
+ Florido: invertita completamente vecchia logica Aia
"Come si ricordera' - prosegue - siamo arrivati in Conferenza con un documento con le nostre prescrizioni approvato dalla giunta in cui avevamo codificato la richiesta di inserire come prescrizione l'esame delle risultanze della prima valutazione del danno sanitario in corso di redazione e che, in caso di criticita' rilevate, il Ministero dell'Ambiente si faccia carico di riesaminare l'Aia alla luce dei dati emersi". "Questo vuol dire che l'Autorizzazione lungi dall'essere il punto di arrivo - rileva Nicastro - diventa un punto di partenza, un provvedimento amministrativo cui l'azienda si deve attenere in tempi certi e sotto un controllo stretto. Un provvedimento che, laddove dovessero emergere nuovi elementi, dovra' essere riaperto. A questo punto - conclude Nicastro - credo che la questione sia una ed una soltanto: Ilva se non vuole lasciare Taranto ha come unica via quella degli investimenti congrui e correttamente finalizzati".
+ Wwf: prima rilascio Aia serve supplemento istruttoria
FERRANTE: DOBBIAMO VALUTARE NOSTRA CAPACITA' PRODUTTIVA - "Dobbiamo valutare anche la nostra futura capacità produttiva: c'é un limite che è stato indicato, dobbiamo verificare se questo limite è coerente con l'impegno finanziario che ci viene richiesto". Lo ha detto il presidente dell'ILva, Bruno Ferrante a proposito dell'Aia che si discute oggi a Roma. ''Per il momento non è ipotizzabile lasciare Taranto'', ha aggiunto, precisando pero' che i limiti posti dall'Aia ''significano minore competitività'' rispetto ai concorrenti europei.
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"Come si ricordera' - prosegue - siamo arrivati in Conferenza con un documento con le nostre prescrizioni approvato dalla giunta in cui avevamo codificato la richiesta di inserire come prescrizione l'esame delle risultanze della prima valutazione del danno sanitario in corso di redazione e che, in caso di criticita' rilevate, il Ministero dell'Ambiente si faccia carico di riesaminare l'Aia alla luce dei dati emersi". "Questo vuol dire che l'Autorizzazione lungi dall'essere il punto di arrivo - rileva Nicastro - diventa un punto di partenza, un provvedimento amministrativo cui l'azienda si deve attenere in tempi certi e sotto un controllo stretto. Un provvedimento che, laddove dovessero emergere nuovi elementi, dovra' essere riaperto. A questo punto - conclude Nicastro - credo che la questione sia una ed una soltanto: Ilva se non vuole lasciare Taranto ha come unica via quella degli investimenti congrui e correttamente finalizzati".
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