TARANTO. "Stamattina un lavoratore di 29 anni e' morto allo stabilimento Ilva di Taranto. E' l'ennesima giovanissima vittima di un sistema produttivo che considera il lavoro un costo e gli operai carne da macello". Lo sostiene Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista-FdS.
"Nell'esprimere le condoglianze alla famiglia -aggiunge Ferrero- voglio denunciare una volta di piu' un sistema produttivo che oramai e' basato sul ricatto e sulla paura, sistema aggravato pesantemente dalle leggi del governo che danno mano libera completa ai padroni nello sfruttamento dei lavoratori".
"La famiglia Riva, invece di cercare il modo per mettere in cassaforte i profitti degli anni scorsi, spenda quello che deve per ristrutturare lo stabilimento e renderlo sicuro per i lavoratori e per i cittadini. Anche per questo -conclude il segretario di Rc- raccogliamo le firme per abolire l'articolo 8 e ripristinare l'articolo 18".
"Nell'esprimere le condoglianze alla famiglia -aggiunge Ferrero- voglio denunciare una volta di piu' un sistema produttivo che oramai e' basato sul ricatto e sulla paura, sistema aggravato pesantemente dalle leggi del governo che danno mano libera completa ai padroni nello sfruttamento dei lavoratori".
"La famiglia Riva, invece di cercare il modo per mettere in cassaforte i profitti degli anni scorsi, spenda quello che deve per ristrutturare lo stabilimento e renderlo sicuro per i lavoratori e per i cittadini. Anche per questo -conclude il segretario di Rc- raccogliamo le firme per abolire l'articolo 8 e ripristinare l'articolo 18".