TARANTO. In risposta a quanto anticipato dall'Espresso in uscita domani, Riva Fire precisa che "negli esercizi dal 2008 al 2011 ha percepito compensi per prestazioni nella seguente misura: al 30-12-2008 90 milioni 401 mila euro; al 31-12-2009 23 milioni 032 mila euro; al 31-12-2010 61 milioni 944 mila euro; al 31-12-2011 78 milioni 474 mila euro, per un totale di circa 253 milioni di euro. Tali compensi sono determinati in misura pari all'1,3% del fatturato consolidato di Ilva SpA solo in caso di Mol positivo, al contrario la percentuale si abbatte del 50% scendendo allo 0,65% in caso di Mol negativo".
"Tali compensi - continua la nota - sono inoltre ovviamente correlati alle prestazioni effettivamente rese da Riva Fire nei confronti della controllata Ilva spa. La misura di tali compensi e' stata altresi' verificata da primaria societa' di consulenza esterna indipendente, che ne ha statuito la congruita' rispetto ad altre fattispecie analoghe".
"Inoltre, l'importo del corrispettivo sopra citato - sottolinea Riva Fire - e' stato espressamente previsto nell'ambito dei patti parasociali stipulati tra i soci Ilva, tra cui anche la famiglia Amenduni, al momento dell'acquisizione avvenuta nel 1995. La famiglia Riva non avendo percepito, negli anni in questione, alcun dividendo da Riva Fire, si riserva di adire le vie legali a difesa della propria onorabilita"'.