TARANTO. Con la fermata dell'altoforno 1 delle batterie 5-6, il piano di gestione del personale e degli esuberi prevede "un esubero di 942 unita' lavorative, che pero' saranno completamente ricollocate o utilizzate in maniera differente nello stesso stabilimenti di Taranto". Ad affermarlo e' il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, in una lettera inviata alla Procura di Taranto data 2 ottobre.
Sarà intanto di "otto mesi il tempo previsto" per la fornitura delle centraline di monitoraggio ambientale delle emissioni dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Questo per quanto riguarda l'installazione, occorreranno poi "due o tre mesi" per l'effettuazione dei test. Lo ha spiegato il direttore dell'azienda Adolfo Buffo, oggi pomeriggio, durante una conferenza stampa che si e' tenuta nel pomeriggio nella sede della direzione del siderurgico nel capoluogo jonico. Quella delle centraline e' "un'altra delle prescrizioni", ha proseguito, dei custodi giudiziari e prevede il posizionamento dele centraline sul perimetro dello stabilimento, "una parte all'interno e una parte all'esterno, in modo da tenere sotto controllo le emissioni. Si tratta di 10 centraline", ha specificato Buffo.
"Noi abbiamo mandato le specifiche al fornitore nei tempi previsti - ha aggiunto Buffo - e alla fine di settembre ce le hanno mandate. Ora le stiamo valutando prima di ordinarle. Lo stesso per quanto riguarda un sistema di monitoraggio ottico-spettrale sul confine dello stabilimento". L'ultima attivita', di cui ha parlato Buffo, altrettanto importante, riguarda il campionamento in continuo della diossina. "Noi avevamo un impegno con il ministero dell'ambiente di installare il sistema di campionamento in continuo entro il 19 settmebre e lo abbiamo fatto sul camino E312", ha tenuto a precisare.
"La societa' ci ha fornito il misuratore ma poiche' non esiste una normativa di riferimento, bisogna avviare una sperimentazione. Il fornitore ci ha fornito un protocollo tecnico che in realta' dovra" essere discusso e approvato dal Ministero. Abbiamo proposto e siamo disponibili ad anticipare la partenza di questo programma di sperimentazione secondo il protocollo che ci e' stato proposto dalla societa' e siamo pronti a farlo da subito", ha concluso Buffo.
Sarà intanto di "otto mesi il tempo previsto" per la fornitura delle centraline di monitoraggio ambientale delle emissioni dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Questo per quanto riguarda l'installazione, occorreranno poi "due o tre mesi" per l'effettuazione dei test. Lo ha spiegato il direttore dell'azienda Adolfo Buffo, oggi pomeriggio, durante una conferenza stampa che si e' tenuta nel pomeriggio nella sede della direzione del siderurgico nel capoluogo jonico. Quella delle centraline e' "un'altra delle prescrizioni", ha proseguito, dei custodi giudiziari e prevede il posizionamento dele centraline sul perimetro dello stabilimento, "una parte all'interno e una parte all'esterno, in modo da tenere sotto controllo le emissioni. Si tratta di 10 centraline", ha specificato Buffo.
"Noi abbiamo mandato le specifiche al fornitore nei tempi previsti - ha aggiunto Buffo - e alla fine di settembre ce le hanno mandate. Ora le stiamo valutando prima di ordinarle. Lo stesso per quanto riguarda un sistema di monitoraggio ottico-spettrale sul confine dello stabilimento". L'ultima attivita', di cui ha parlato Buffo, altrettanto importante, riguarda il campionamento in continuo della diossina. "Noi avevamo un impegno con il ministero dell'ambiente di installare il sistema di campionamento in continuo entro il 19 settmebre e lo abbiamo fatto sul camino E312", ha tenuto a precisare.
"La societa' ci ha fornito il misuratore ma poiche' non esiste una normativa di riferimento, bisogna avviare una sperimentazione. Il fornitore ci ha fornito un protocollo tecnico che in realta' dovra" essere discusso e approvato dal Ministero. Abbiamo proposto e siamo disponibili ad anticipare la partenza di questo programma di sperimentazione secondo il protocollo che ci e' stato proposto dalla societa' e siamo pronti a farlo da subito", ha concluso Buffo.