Intervista a Luca Marin: "Gossip nel nuoto? Il troppo storpia"

Nicola Ricchitelli. Reduce dalle fatiche delle olimpiadi di Londra 2012, il nuotatore italiano Luca Marin si racconta ai nostri microfoni tra gossip e l’amore per il nuoto.

D:Luca pochi giorni fa si sono conclusi i giochi olimpici a Londra, come hai vissuto la tua terza olimpiade?
R:« Dopo un anno difficile, che mi sono per fortuna lasciato alle spalle, la qualificazione per Londra arrivata al Sette Colli mi ha ridato la grinta giusta e la motivazione per crederci fino in fondo e poter puntare di nuovo in alto. Il mio obiettivo era quello di centrare la finale dei 400 e ce l’ho fatta e, nella qualificazione, fare meglio dei grandissimi Phelps e Cseh è stata un’iniezione di fiducia pazzesca. E’ stata in definitiva un’Olimpiade positiva ed emozionante anche se non ho portato a casa medaglie».


D: Luca come spieghi il flop della squadra azzurra?
R:« Sicuramente siamo dispiaciuti perché alcune medaglie molto attese non sono arrivate. La tensione poi ad un certo punto si è fatta molto alta. E’ sempre un’Olimpiade ed inoltre i media hanno alimentato inevitabilmente alcune polemiche. Ma non vedo un “caso nuoto” ed i veri campioni sapranno dimostrare in altre occasioni di valere».


D: Come mai negli ultimi anni la parola gossip si è accostata con troppa facilità al nuoto? 
R:« Proprio perché negli ultimi anni il nuoto è divenuto più popolare grazie ai risultati ottenuti. Se il gossip è abbinato ai successi sportivi è sicuramente un modo per attirare l’attenzione verso lo sport in generale. Ma come si dice: il troppo storpia in tutte le cose».


D: C’è un'altra parola che in questa olimpiade ha fatto troppo bella mostra di sé sui giornali: doping. Quanto il fenomeno è diffuso se è diffuso nel nuoto?
R:« Il Doping è una piaga pericolosa che si espande sempre di più nello sport ma può essere presente ovunque, in ogni disciplina, senza distinzioni. Comunque è sempre l’atleta al centro di tutto, con i suoi errori e le sue problematiche. A Londra si è parlato di doping anche nel nuoto, con le accuse infondate lanciate dagli americani alla cinese Shiwen Ye, che ha creato un dibattito pazzesco, ma poi purtroppo se n’è parlato anche nell’atletica, nell’equitazione, etc.».

D: Luca, in vista dei prossimi impegni ufficiali da cosa bisogna ripartire e quali gli errori da non commettere?  
R:« Come si dice: riparto da me. Sono uno che si allena duramente e punto alla vittoria. L’errore da non ripetere è quello di non abbattermi davanti a dei risultati che non arrivano. So di poter dare ancora molto al nuoto e quindi sono qui per fare il mio mestiere e dimostrare il mio talento».


D: La tua terza olimpiade si è conclusa con il l’ottavo posto nella finale dei 400 m misti; una medaglia, quella olimpica, che stenta ad arrivare. Quanta amarezza c’è?
R:« C’è il naturale dispiacere di non essere riuscito a dare il massimo. Come ho detto prima, sono uscito da una stagione non facile, ma non sono amareggiato, anzi sono sereno. Sono arrivato in finale e posso dire di ritenermi soddisfatto, nonostante tutto».

D: Luca cosa ha rappresentato il nuoto nella tua vita?
R:« Il nuoto è la mia vita. Ho iniziato a praticarlo all’età di 7 anni e da allora non ho più smesso. Quando sono arrivati i primi risultati ed ho iniziato a distinguermi per un talento che è stato riconosciuto, poi è diventato anche il mio lavoro».
Il campione italiano di nuoto Luca Marin

D: Che ricordi conservi della tua prima medaglia?
R:« Ho partecipato nel 2001 agli Europei giovanili ottenendo ottimi risultati. Ho degli ottimi ricordi di quei giorni perché fu una vera conferma che stavo andando nella direzione giusta».


D: La gara più importante della tua vita?
R:« Gli Europei nel 2006 ad Helsinki dove ho vinto la medaglia d’oro e ho battuto un mio rivale storico Laszlo Cseh. Ma anche i mondiali di Melbourne del 2007 risultato più importante della mia carriera dietro a Phelps e Lochte».


D: Luca, ti rivedremo tra quattro anni a Rio?  
R:« Certo, sarebbe bellissimo e, certamente sarà uno dei prossimi grandi obiettivi nella mia carriera. Ma per ora penso al presente, a ritornare in forma al 100% e a dare il massimo nelle sfide dell’anno prossimo».


D: Luca, l’apparizione nelle vesti di attore nel 2011 – “Come un delfino” con Raoul Bova – e quindi il talent con Barbara D’Urso, “Baila”, è lecito aspettarsi un tuo futuro nel mondo della televisione?
R:« In generale, la tv e il mondo dello spettacolo mi hanno sempre affascinato e, in “Come un delfino” e a “Baila”,  mi sono divertito molto.  Per ora nella mia vita c’è sempre e ancora il nuoto. In futuro, chissà».


D: Dove potremo seguire i tuoi prossimi impegni?
R:« Tengo aggiornati tutti i miei fans e gli appassionati attraverso il mio Blog: www.lucamarinblog.com/, un luogo sempre ricco di: date e appuntamenti sportivi, news, curiosità  e rassegna stampa, che mi avvicina ai mie fans e agli appassionati.  Qui posso condividere il più possibile le mie emozioni con tutti».

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