LECCE. "Il rigore nei criteri e la pluralita' degli organi di selezione sono tra le principali garanzie di trasparenza e legalita' del sistema appalti. A questi dobbiamo aggiungere le sinergie istituzionali: fare sistema ed investire sulla formazione dei soggetti che praticano le attivita' connesse all'acquisizione di beni e servizi". Lo scrive in una nota il Programma operativo nazionale (Pon) sicurezza sintetizzando quanto detto da Nicola Izzo, prefetto di Lecce, in occasione di una tavola rotonda organizzata dalla Prefettura di Lecce: durante l'evento e' stato presentato un progetto del Pon dedicato a 'La rete dei responsabili della legalita' negli appalti pubblici' e indirizzato alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell'economia.
+ Perrone: la guardia deve restare alta
Il Pon sicurezza - cofinanziato dall'Unione europea e gestito dal Ministero dell'Interno - ha quindi finanziato, continua la nota, la creazione di una nuova 'rete' che prevede "l'istituzione di una banca dati e di un sistema di infrastrutture telematiche che colleghi la Prefettura a tutte le stazioni appaltanti del territorio provinciale".
"In tal modo - spiega il Pon - sara' favorito il flusso di informazioni fra stazioni appaltanti e soggetti coinvolti nei controlli e nelle verifiche antimafia. La tempestivita' e l'efficienza nella veicolazione delle informazioni sulla fase di esecuzione dei lavori e di aggiudicazione degli appalti sara' cosi' maggiore e piu' trasparente".
Al centro del confronto tra autorita' ed esperti del settore - prosegue la nota - il ruolo e l'importanza degli strumenti pattizi come risorsa per l'attuazione di una strategia che affermi il principio di legalita' e contribuisca allo sviluppo del tessuto economico del territorio, con uno sguardo particolare sulle aree depresse.
"Il Pon Sicurezza - ha sottolineato il prefetto - e' da tempo impegnato nel potenziare le strutture informatiche e le sinergie che prevengano le infiltrazioni criminali nelle procedure di appalto". Al termine dei lavori e' stato sottoscritto un Protocollo di legalita' in materia di appalti pubblici fra 150 stazioni appaltanti della provincia di Lecce.
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Il Pon sicurezza - cofinanziato dall'Unione europea e gestito dal Ministero dell'Interno - ha quindi finanziato, continua la nota, la creazione di una nuova 'rete' che prevede "l'istituzione di una banca dati e di un sistema di infrastrutture telematiche che colleghi la Prefettura a tutte le stazioni appaltanti del territorio provinciale".
"In tal modo - spiega il Pon - sara' favorito il flusso di informazioni fra stazioni appaltanti e soggetti coinvolti nei controlli e nelle verifiche antimafia. La tempestivita' e l'efficienza nella veicolazione delle informazioni sulla fase di esecuzione dei lavori e di aggiudicazione degli appalti sara' cosi' maggiore e piu' trasparente".
Al centro del confronto tra autorita' ed esperti del settore - prosegue la nota - il ruolo e l'importanza degli strumenti pattizi come risorsa per l'attuazione di una strategia che affermi il principio di legalita' e contribuisca allo sviluppo del tessuto economico del territorio, con uno sguardo particolare sulle aree depresse.
"Il Pon Sicurezza - ha sottolineato il prefetto - e' da tempo impegnato nel potenziare le strutture informatiche e le sinergie che prevengano le infiltrazioni criminali nelle procedure di appalto". Al termine dei lavori e' stato sottoscritto un Protocollo di legalita' in materia di appalti pubblici fra 150 stazioni appaltanti della provincia di Lecce.