Lecce: assegno sociale indebito per 88 immigrati, danno da 1,8 milioni

LECCE. I militari della Guardia di Finanza di Lecce hanno scoperto 88 cittadini immigrati che riscuotevano assegni sociali non spettanti. Durante l'operazione, denominata 'Exodus', e' stata verificata la regolarita' del cosiddetto assegno sociale riconosciuto a cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno o permesso di soggiorno di lungo periodo.

I finanzieri del capoluogo salentino, dopo averne informato la Procura della Repubblica, hanno segnalato gli 88 immigrati alla Direzione Provinciale dell'Inps di Lecce, per le azioni di recupero, L'importo complessivo riscosso nel periodo 2007/2012, e quindi del danno all'istituto di previdenza, e' di 1 milione e 831mila euro.

Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che degli 88 beneficiari, sedici hanno fatto uso di un permesso di soggiorno, concesso per motivi di lavoro, ottenuto in mancanza dei requisiti reddituali previsti, percependo, indebitamente, emolumenti complessivi per 305mila euro; settantadue hanno sfruttato, invece, le false attestazioni che i propri congiunti avevano prodotto alle Autorita' competenti per dichiarare il possesso del requisito minimo reddituale necessario ad ottenere il loro ricongiungimento, percependo, anch'essi indebitamente, assegni sociali complessivamente pari a un milione e 526mila euro.

omplessivamente la finanza ha monitorato la posizione di 134 extracomunitari. In particolare 88 di loro sono risultate essere beneficiarie, in modo indebito, dell'assegno sociale mentre altri 46 hanno consentito ai primi, di richiedere, e poi ottenere, la provvidenza economica.

L'assegno sociale costituisce una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge.

In particolari condizioni, ed e' questo il caso esaminato dai finanzieri leccesi, possono averne diritto i cittadini comunitari, gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno Ce nel caso di cittadini soggiornanti di lungo periodo.

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