Mafia: Perrone, la guardia deve restare alta

LECCE. Il sindaco Paolo Perrone è intervenuto questa mattina al Castello Carlo V per la firma del protocollo d’intesa su "La Rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici" . “E’ necessario – ha detto il primo cittadino - un approccio collettivo, e non isolato, perché l'efficacia di questi interventi non può dipendere dalla sola azione della magistratura”.

Il significato di questo protocollo d'intesa sta già nella sua dicitura: "La Rete dei responsabili della legalità  negli appalti pubblici". Credo fermamente che i responsabili della difesa della legalità - ognuno per la sua parte - giochino un ruolo fondamentale nell'azione preventiva e di contrasto alle infiltrazioni nelle economie dei nostri territori. Il dibattito pubblico intorno all'argomento della mafia, spesso e purtroppo, si accende soltanto in concomitanza di fatti criminosi di particolare rilievo, soprattutto se questi diventano causa di epiloghi tragici. Giovanni Falcone diceva che ogni volta che la mafia scoppia con manifestazioni allarmanti, con la stessa precisione cronometrica viene varato un decreto tampone volto a intensificare la repressione, ma non appena la situazioni rientra nella normalità più apparente tutto cade nel dimenticatoio e si torna ad abbassare la guardia.

Nulla di più sbagliato. L'attenzione deve restare sempre alta, anche nei momenti di calma piatta, anche in quelli in cui la mafia non fa notizia. Sconfiggere la mafia è possibile, così come è possibile restarne lontani. Ma si deve agire con costanza e perseveranza.

Come sindaco e amministratore di una comunità  - e quindi come firmatario convinto di questo protocollo di intesa tra la Prefettura di Lecce, le stazioni appaltanti della Provincia e le associazioni di categoria degli imprenditori - resto convinto dell'importanza di questo protocollo e di questo momento di riflessione fortemente voluto da sua Eccellenza il Prefetto di Lecce. Nel nostro territorio la Prefettura, su indicazione ministeriale, ha già da diversi anni avviato sistematiche azioni di contrasto e di collaborazione con gli attori sociali, istituzioni comprese, volte a sconfiggere il male della mafia. I protocolli di intesa rappresentano validi strumenti di supporto alla legalità. Ecco perché credo sia giusto continuare a lavorare in questa direzione. Azioni antimafia isolate e frammentate rischiano di essere sterili.

E’ necessario un approccio collettivo, e non isolato, perché l'efficacia di questi interventi non può dipendere dalla sola azione della magistratura. Responsabili della legalità siamo tutti e tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo. La salute di un territorio e della sua economia è l'assoluta priorità, l'interesse sociale di tutti noi. Il monitoraggio ai fini della trasparenza e della legalità, l'istituzione di una banca dati nell'ambito della rete, la realizzazione di una anagrafe degli operatori economici aggiudicatari e affidatari, gli impegni che con la firma del protocollo le parti sono chiamate a mantenere: tutto ciò contribuirà a potenziare un percorso di legalità già consolidato e ad assicurare il sistema della sicurezza pubblica nella nostra provincia, in attesa dell'entrata in vigore del Codice Antimafia. Per le amministrazioni comunali, e per quella di Lecce che oggi rappresento, la Rete rappresenterà un punto di riferimento e una garanzia di vicinanza.

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