ROMA. "Noi abbiamo la responsabilità di assicurare che viva il progetto politico del mercato unico europeo, e dobbiamo accettare una scomoda verità: che ci sono rischi che possa tornare indietro e persino disintegrarsi". E' l'allarme del presidente del Consiglio, Mario Monti, in un discorso pronunciato via teleconferenza all'evento in corso al Parlamento europeo a Bruxelles per il lancio della settimana del mercato unico, nel ventesimo anniversario della sua creazione.
L'attuale crisi dell'Eurozona, ha spiegato Monti, "rimette in discussione le fondamenta intellettuali del mercato unico, perché l'euro era visto come un modo di consolidarne le conquiste"; La crisi, inoltre, ha provocato una "frammentazione" evidente a livello finanziario: "Paesi che hanno la stessa 'credit worthiness'(solvibilità, ndr) hanno tassi molto diversi a seconda della loro collocazione nel mercato unico, e le banche hanno quasi cessato di prestarsi denaro al di là delle frontiere", ha ricordato il presidente del Consiglio, mentre, ha avvertito, in certi paesi "c'è il riemergere del tradizionale protezionismo, contro i lavoratori e anche contro le merci di altri Stati membri".
L'attuale crisi dell'Eurozona, ha spiegato Monti, "rimette in discussione le fondamenta intellettuali del mercato unico, perché l'euro era visto come un modo di consolidarne le conquiste"; La crisi, inoltre, ha provocato una "frammentazione" evidente a livello finanziario: "Paesi che hanno la stessa 'credit worthiness'(solvibilità, ndr) hanno tassi molto diversi a seconda della loro collocazione nel mercato unico, e le banche hanno quasi cessato di prestarsi denaro al di là delle frontiere", ha ricordato il presidente del Consiglio, mentre, ha avvertito, in certi paesi "c'è il riemergere del tradizionale protezionismo, contro i lavoratori e anche contro le merci di altri Stati membri".
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