BARI. Nota del consigliere de La Puglia per Vendola, Anna Nuzziello. "Non più di 15 giorni fa, quando ho denunciato, che i bambini del campo nomadi di Arpinova avevano il diritto di iniziare l’anno scolastico alla stessa stregua di tutti gli altri della comunità foggiana, mi è stato replicato di prestare più attenzione alla realtà in cui ci troviamo ad operare. Bene, allora ho voluto evitare una controreplica perché la semplice polemica non mi soddisfa, poiché quello che mi riguarda è che i diritti non debbano avere colore, razza o classi sociali, a maggior ragione se parliamo di bambini o in generale di esseri fragili e indifesi. Infatti, ci risiamo. Undici bambini disabili della Scuola Materna Don Milani di Foggia non hanno iniziato ancora l’anno scolastico. Le motivazione addotte sono sempre le stesse: i farraginosi iter burocratici sono le cause con cui dirigente scolastico ha liquidato i genitori dei bambini diversamente abili. Gli undici bambini in sostanza devono attendere gli esiti dei ricorsi di una gara d’appalto espletata dal Comune di Foggia, per l’individuazione di una cooperativa esterna di educatori di sostegno all’istruzione e all’educazione, per tornare tra i banchi di scuola. Il diritto allo studio è invece un diritto per i disabili sancito ai sensi delle legge 104/92 art. 12. e al c. 4, a prescindere da tutte le difficoltà derivanti dall’apprendimento. L’assessore, Pasquale Pellegrino, inoltre, non ha inviato alcuna comunicazione alle famiglie. La realtà in cui viviamo e operiamo, dunque, la conosco molto bene, opero nel mondo del sociale da oltre trent’anni, e siamo sempre alle solite, che ci sono leggi, la 118/71 art. 24 e la 517/77, che conferiscono il diritto ai ragazzi disabili a frequentare le scuole comuni e questi diritti non possono essere esercitati. E proprio perché conosco molto bene questo mondo, in cui i diritti purtroppo non spettano di diritto, ma è necessario ancora sgomitare e alzare la voce per vederli affermati, io non mi stancherò mai di vigilare e sorvegliare alzando ancora di più il livello della mia soglia di attenzione, in questo momento di profonda crisi economica con deriva di povertà. Pertanto gli 11 bambini della scuola materna Don Milani hanno trascorso fin troppo tempo lontano dal luogo in cui tutti i bambini del mondo hanno diritto stare alla loro età, le istituzioni locali non si possono trincerare dietro gli iter burocratici, ma devono adottare ogni soluzione necessaria per consentire agli undici ragazzini di poter iniziare l’anno scolastico, come per tutti gli altri bambini che frequentano la scuola materna già da un mese".