BARI. “In poco meno di due mesi la sanità pugliese dovrà rinunciare alla preziosa, vitale collaborazioni di altri 2200 dipendenti. Sono tanti infatti i contratti in scadenza, come denunciano i sindacati di categoria. Per l'esattezza 1700 già dal prossimo primo novembre ed altri 500 entro dicembre.
A questi si aggiungono le migliaia di professionisti che hanno scelto di andare in pensione, mentre sulla nostra sanità pesavano e continuano a pesare il blocco del turn-over al 100%, sancito dal piano di rientro, le de-stabilizzazioni sancite dalla Consulta, i vincoli sulla spesa per il personale (-1,4% rispetto al 2004), in attesa che venga convertito il decreto Balduzzi, che sblocca solo parzialmente il turn-over (15%).
In mancanza di un'azione politica unitaria che veda l'impegno delle amministrazioni locali, regionale e dei nostri parlamentari, il rischio è del collasso totale in un panorama già di per sé critico e non più in grado di soddisfare le pressanti richieste di salvaguardia della salute da parte dei cittadini. Non è il momento per indecisioni e dubbi e diventa a questo punto urgente un intervento forte delle istituzioni locali e dei rappresentanti politici che ponga definitivamente la parola fine a questa infinita storia”.
A riferirlo in una nota il Consigliere regionale e vice Presidente PdL, Massimo Cassano.
A riferirlo in una nota il Consigliere regionale e vice Presidente PdL, Massimo Cassano.
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