LECCE. L’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, spiega le ragioni che hanno rallentato l’iter procedurale relativo all’installazione di due pale eoliche in zona S Ligorio.
In seguito alla polemica sollevata la scorsa settimana da alcuni esponenti locali del Movimento 5 Stelle in relazione al mancato collegamento alla rete delle due pale eoliche installate nei pressi della Tangenziale Est, uscita San Ligorio, giungono alcune precisazioni dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce.
“Se le pale, oggi, non sono ancora funzionanti – chiarisce l’assessore Andrea Guido - il motivo non è certo ricollegabile ad inerzia dell’Amministrazione Comunale, in particolar modo del suo settore di competenza. Il ritardo, semplicemente, è stato causato dall’apparato burocratico dell’Enel”.
“Il progetto - redatto qualche anno fa dai tecnici dell’Ufficio Ambiente, finanziato dal Ministero dell’Ambiente con fondi CIPE e ultimato con l’aggiudicazione dei lavori e l’installazione del mini parco durante lo scorso anno - spiega l’assessore Guido - prevedeva la creazione di un vero e proprio micro sistema energetico sostenibile al 100 % che avrebbe garantito autonomia energetica rinnovabile utile all’illuminazione pubblica della Zona 167 e di tutto il tratto comunale della tangenziale di Lecce. Si trattava, all’epoca, di un vero e proprio progetto pilota e che portava con se una grande innovazione. Per la prima volta era una pubblica amministrazione a costruire, a gestire e a sfruttare l’energia di vero e proprio parco eolico”.
“Si è trattato di un’operazione senza precedenti nel Paese – continua l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - tanto è vero che si può ben dire che sia stata proprio l’innovazione del progetto a causare questo ritardo nell’attivazione dell’impianto da parte dell’Enel. I funzionari leccesi dell’azienda elettrica, nel momento in cui l’Ufficio Utenze di Palazzo Carafa ha avviato il procedimento per l’attivazione dell’impianto e la messa in rete dell’energia, non avendo mai gestito pratiche simili, hanno inviato gli incartamenti alla sede di Napoli. Per ben due volte, poi, il procedimento è rimbalzato tra le due sedi amministrative, senza alcun risultato”.
La vicenda, tuttavia, potrebbe finalmente avere un esito positivo. “Oggi, a quanto pare – conferma l’assessore Guido - si potrebbe arrivare ad una conclusione di questa odissea procedimentale interna all’azienda. Un input formale, infatti, è arrivato in questi giorni dalla dottoressa Vincetti, funzionario incaricato dalla sede di Lecce, la quale, di concerto con il signor Invidia, responsabile dell’Ufficio Utenze del Comune, dovrebbe in breve fare luce sulle modalità di gestione del procedimento, permettendo finalmente l’attivazione dell’impianto e il suo utilizzo”.
In seguito alla polemica sollevata la scorsa settimana da alcuni esponenti locali del Movimento 5 Stelle in relazione al mancato collegamento alla rete delle due pale eoliche installate nei pressi della Tangenziale Est, uscita San Ligorio, giungono alcune precisazioni dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce.
“Se le pale, oggi, non sono ancora funzionanti – chiarisce l’assessore Andrea Guido - il motivo non è certo ricollegabile ad inerzia dell’Amministrazione Comunale, in particolar modo del suo settore di competenza. Il ritardo, semplicemente, è stato causato dall’apparato burocratico dell’Enel”.
“Il progetto - redatto qualche anno fa dai tecnici dell’Ufficio Ambiente, finanziato dal Ministero dell’Ambiente con fondi CIPE e ultimato con l’aggiudicazione dei lavori e l’installazione del mini parco durante lo scorso anno - spiega l’assessore Guido - prevedeva la creazione di un vero e proprio micro sistema energetico sostenibile al 100 % che avrebbe garantito autonomia energetica rinnovabile utile all’illuminazione pubblica della Zona 167 e di tutto il tratto comunale della tangenziale di Lecce. Si trattava, all’epoca, di un vero e proprio progetto pilota e che portava con se una grande innovazione. Per la prima volta era una pubblica amministrazione a costruire, a gestire e a sfruttare l’energia di vero e proprio parco eolico”.
“Si è trattato di un’operazione senza precedenti nel Paese – continua l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - tanto è vero che si può ben dire che sia stata proprio l’innovazione del progetto a causare questo ritardo nell’attivazione dell’impianto da parte dell’Enel. I funzionari leccesi dell’azienda elettrica, nel momento in cui l’Ufficio Utenze di Palazzo Carafa ha avviato il procedimento per l’attivazione dell’impianto e la messa in rete dell’energia, non avendo mai gestito pratiche simili, hanno inviato gli incartamenti alla sede di Napoli. Per ben due volte, poi, il procedimento è rimbalzato tra le due sedi amministrative, senza alcun risultato”.
La vicenda, tuttavia, potrebbe finalmente avere un esito positivo. “Oggi, a quanto pare – conferma l’assessore Guido - si potrebbe arrivare ad una conclusione di questa odissea procedimentale interna all’azienda. Un input formale, infatti, è arrivato in questi giorni dalla dottoressa Vincetti, funzionario incaricato dalla sede di Lecce, la quale, di concerto con il signor Invidia, responsabile dell’Ufficio Utenze del Comune, dovrebbe in breve fare luce sulle modalità di gestione del procedimento, permettendo finalmente l’attivazione dell’impianto e il suo utilizzo”.