Prima giornata nazionale 'Il mio naso ribelle'

Vittorio Polito. Il prossimo 8 novembre si svolgerà in 50 centri rinologici italiani la prima Giornata nazionale dedicata a “Il mio naso ribelle”, finalizzata a sensibilizzare e informare i cittadini e la Comunità scientifica sulle malattie nasali, in particolare sulla rinite vasomotoria non allergica, patologia ancora non riconosciuta e che disturba il sonno e la qualità di vita del 20% della popolazione.

L’iniziativa, che vede protagoniste l’Accademia nazionale di citologia nasale (Aicna), presieduta da Matteo Gelardi, in collaborazione con l’azienda chimico-farmaceutica Merck, è finalizzata a sensibilizzare la Comunità Scientifica e il Ministero della Salute per far riconoscere la suddetta patologia e per consentire terapie mirate, evitando di sviluppare la poliposi nasale. L’aspetto pratico del mancato riconoscimento di questa patologia, sostiene il professor Gelardi, «si concretizza in un paradosso – nel senso che mentre un paziente con una malattia cronica non riconosciuta paga i farmaci per la cura, quello con una rinite allergica è riconosciuta e non paga nulla».

La rinite allergica colpisce il 35% della popolazione, mentre quella cellulare il 20% e interessa soggetti di tutte le età. La cura c’è ma bisogna diagnosticarla e la citologia nasale rappresenta oggi l’unica pratica medica, semplice e non cruenta, capace di riconoscerla.

Il prof. Matteo Gelardi
Il paziente con “naso ribelle” è un soggetto che presenta un corteo di sintomi (starnuti, muco, ostruzione nasale e prurito), molto simili a quelli della rinite allergica. L’unica possibilità di diagnosticare esattamente la patologia, oggi è rappresentata dalla “citologia nasale”, eseguibile solo in pochi centri e che pur rientrando nelle Linee Guida Aria (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) è considerata una diagnostica di secondo livello. Al primo ci sono le prove allergiche.

Matteo Gelardi è specialista in Otorinolaringoiatria e perfezionato in “Diagnostica allergologica e Immunologica” e in “Diagnostica oncologica: applicazione delle tecniche morfometriche e immuno-istochimiche”, e svolge da diversi anni ricerche scientifiche in campo rinologico, ed è “Responsabile di Struttura semplice di Rinologia” presso la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Bari (Policlinico).