Primarie: Renzi, no a cambio regole in corsa

Matteo Renzi, sindaco di Firenze
FIRENZE. ''Restringere la partecipazione'' alle primarie del centrosinistra sarebbe ''un errore'' e il sindaco di Firenze Matteo Renzi spera che il segretario Pierluigi Bersani sia ''di parola'' e che non consenta il cambio di regole ''in corsa''. Renzi affronta il tema nella sua newsletter settimanale, a pochi giorni dall'assemblea di sabato prossimo.

''Non capisco - scrive Renzi - perche' non vadano bene le regole del passato, quelle che andavano bene quando hanno vinto Prodi, Veltroni, Bersani. Sono le stesse identiche regole che hanno visto la vittoria di Pisapia e di Vendola a livello locale, per dire. Pare che desiderino cambiarle. Mi pare un errore inserire il ballottaggio (alle primarie chi arriva primo vince. Non e' che dopo aver vinto, poi, c'e' la gara di ritorno). Mi pare un errore grave immaginare un ballottaggio in cui possa votare solo chi ha votato al primo turno (e se la prima domenica ti ammali?). Mi pare un errore cercare di restringere la partecipazione: in tutto il mondo la sinistra allarga il campo della partecipazione e la destra restringe (si pensi alle controversie americane tra i sostenitori di Obama e quelli di Romney)''.

Renzi ricorda di non far parte dell'assemblea e, assicura, ''non voglio dare motivi di ulteriore divisione: Bersani ha detto che fara' di tutto per fare primarie aperte, libere e democratiche.

Non so se il segretario ha ancora la maggioranza degli elettori del centrosinistra: questo lo diranno le primarie.

Ma il segretario ha sicuramente la maggioranza dei membri dell'assemblea: tocca a lui dimostrarsi di parola, come io mi auguro. Da parte mia rinuncio alle polemiche e aspetto di capire cosa verra' fuori. Continuando a coltivare la speranza che prevalga la saggezza e non si cambino le regole in corsa''.

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