“Protesta Monopoli, tardiva, ma fondata"


BARI. “La protesta del sindaco di Monopoli è tardiva, ma fondata. Avevamo denunciato già diversi mesi fa l’incongruenza di accentrare otto Utic con emodinamica nel capoluogo e invitato assessore regionale e presidente a rivedere una decisione assurda”.
È quanto sostiene in una nota il consigliere e vice coordinatore regionale di Fli Puglia, Giammarco Surico, componente della Commissione Sanità della Regione Puglia.
“Per realizzare una adeguata e razionale rete interospedaliera per l’emergenza coronarica occorre innanzitutto considerare i volumi delle varie unità coronariche baresi, quale percentuale di mortalità e quante angioplastiche primarie salvavita vengono effettuate”, sottolinea Surico, “La verità è che la Puglia svetta per minore volume di angioplastiche primarie, soprattutto nella Asl Bari, come hanno ben evidenziato i dati dell’Agenas. In Puglia si praticano circa 400 angioplastiche primarie, su oltre 5mila infarti del miocardio”.

“Considerato che solo una Utic con Emodinamica può consentire ad un paziente colpito da infarto acuto del miocardio di ricevere le cure adeguate, si comprende bene perché non si può lasciar scoperta un’area così vasta e articolata anche nella morfologia del territorio, oltre che nella densità abitativa che d’estate aumenta, come quella del sud-barese”, insiste l’esponente di Fli, “La cardiologia dello scompenso è ormai patrimonio della geriatria. In realtà hanno ragion d’essere solo Unità di terapia intensiva coronarica con emodinamica. Oltretutto, se il paziente non dovesse arrivare nel centro più adeguato entro 120 minuti, non dalla diagnosi, come erroneamente si pensa, ma dall’insorgenza del dolore, potrebbe non riuscire ad accedere neanche alla metodica secondaria, ovvero alla trombolisi farmacologica”.

“Torno ad invitare il presidente Vendola, dunque”, conclude Surico, “a rivedere un piano che rischia di produrre un effetto devastante sul sistema sanitario e sui livelli essenziali di assistenza, atteso che tutti i cittadini hanno il diritto di ricevere le cure migliori, più efficaci e tempestive ovunque risiedano”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto