Province: Mennea, “Non dobbiamo arrenderci, una nuova provincia è possibile”

BARI. “Una nuova provincia, più grande e più importante di quella attuale, è possibile. Non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo dimostrare al Governo che i Comuni, insieme alla Regione, sono in grado di autodeterminarsi al tal punto da riuscire a varare un riordino in grado di contemperare la necessità di risparmio della spesa pubblica e la volontà popolare”. Ruggiero Mennea prosegue la sua battaglia contro l’accorpamento della Bat alla Provincia di Foggia.

“Resto favorevole all’idea della soppressione di tutte le province - aggiunge il consigliere regionale della Bat - ma se come ha dichiarato oggi il ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, il governo vuole conservare il ruolo delle province come ente intermedio, allora non si può tollerare che un atto di macelleria istituzionale cancelli per esigenze contabili una provincia come la Bat, con Comuni che hanno lottato oltre un secolo per l’autonomia dalle province di Bari e Foggia. Quindi, o le province le si eliminano tutte oppure questo territorio dovrà restare autonomo”.

“L’altro giorno in Consiglio - prosegue Mennea - non ho votato la delibera proposta dall’assessore Dentamaro per coerenza con quello che ho detto e fatto finora per salvare la Provincia. Non capisco come si possa criticare l’operato dell’assessore e poi votare a favore del provvedimento proposto, seppur criticandolo. Ma non intendo innescare una nuova polemica. Dico soltanto che ci sono assolutamente i margini per salvare la Provincia, allargandola ai comuni della provincia di Bari che non vogliono aderire alla Città metropolitana. È l’unica strada che abbiamo e il Governo non può essere sordo di fronte alle volontà dei Consigli comunali. È l’unica strada che abbiamo e non dobbiamo mollare”.

“Il Consiglio dei Ministri varerà il riordino il 7 novembre - conclude Mennea - proporrò al presidente della Provincia Ventola, ai sindaci dei Comuni interessati e ai parlamentari del territorio di andare a Roma per parlare con il ministro”.

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