Punta Perotti: respinto ricorso Governo, Stato deve 49 milioni a Matarrese

Punta Perotti al momento dell'abbattimento
BARI. Mai lo Stato aveva pagato tanto per un risarcimento a dei privati. Ma ora il più terribile degli incubi per le casse già disastrate del Belpaese diventa realtà. E' stato respinto infatti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo il ricorso presentato dal governo italiano sul contenzioso giudiziario legato all'abbattimento dei palazzi di Punta Perotti, a Bari.

Lo Stato italiano aveva presentato ricorso chiedendo l'annullamento della sentenza con la quale l'Italia era stata condannata a risarcire con 49 milioni di euro i costruttori dell'ecomostro di Punta Perotti: la Sud Fondi dei Matarrese, la Iema di Quistelli e la Mabar del gruppo Andidero.

Un risarcimento milionario, il piu' alto mai imposto a uno Stato, che ora dovra' essere pagato dal governo. Secondo la Corte europea fu illegittima la confisca dei terreni, che fu eseguita dalla magistratura barese, dal momento che i costruttori erano stati assolti dalle accuse. I palazzi di Punta Perotti furono abbattuti nell'aprile del 2006.

L'ecomostro - tre edifici di 13 piani ciascuno sul lungomare sud di Bari, che di fatto impedivano la vista del mare - venne abbattuto nell'aprile 2006 dopo una lunga battaglia giudiziaria.

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