MOSCA. Riparte a Mosca il processo d'appello alle 3 giovani della band Pussy Riot condannate a 2 anni per una dissacrante "preghiera punk" anti-Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore. Il 1 ottobre il dibattimento era stato rinviato dopo che una delle imputate, Iekaterina Samutsevich, aveva deciso di cambiare avvocato. Secondo i difensori, la giovane avrebbe subito pressioni e potrebbe dichiararsi colpevole, rompendo l'unità del gruppo.
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