Rifiuti pericolosi interrati, 18 indagati nel Brindisino

FRANCAVILLA FONTANA (BR). Ancora reati ambientali nel Brindisino. Diciotto informazioni di garanzia sono state notificate dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce a carico di altrettanti imprenditori del brindisino, gestori di impianti per il trattamento di rifiuti, trasportatori, dirigenti e dipendenti di impianti di produzione di energia elettrica ritenuti responsabili, a vario titolo, nei rispettivi ruoli di produttori, trasportatori e gestori di centri di recupero, dei reati di traffico illecito di rifiuti, esercizio di discarica abusiva, miscelazione di rifiuti pericolosi. All'operazione hanno collaborato i militari della Compagnia di Francavilla Fontana e quelli dei Noe di Bari e Bologna.

Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e di riprese video. I rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da ceneri pesanti e leggere derivanti dalla combustione di carbone e biomasse, provenienti da impianti di produzione di energia elettrica e inceneritori, nonche' da rifiuti derivanti da operazioni di demolizione di opere edili ed impianti industriali, sarebbero stati ripetutamente conferiti a un impianto di Francavilla Fontana e ad uno di Brindisi, peraltro sprovvisti delle autorizzazioni necessarie per riceverli, e quindi compattati e interrati nelle cave senza alcun tipo di trattamento preliminare.

Agli amministratori dei due impianti di trattamento sono stati, inoltre, contestati il reato di omessa comunicazione della contaminazione del suolo e del sottosuolo alle autorita' competenti. I carabinieri del Noe di Lecce hanno eseguito il sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale del capoluogo salentino dell'impianto, delle cave e degli automezzi della societa' di Francavilla Fontana e dell'impianto, delle cave e degli automezzi a Brindisi.

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