Roma e Milano nelle bufere giudiziarie: italiani sempre più 'indignados'

L'Idv Maruccio
Redazione. Roma e Milano, Lazio e Lombardia: gli assi portanti dell'economia e delle istituzioni italiane sono in queste ore coinvolte da bufere giudiziarie che mettono completamente ko la credibilità di gran parte della politica italiana da destra a sinistra. Dopo 'er Batman' Fiorito e il Pdl laziale di una Polverini che nulla sapeva dello sfacelo che si stava consumando all'interno del suo Consiglio regionale, ora l'inchiesta romana passa ad altri soggetti che agivano nell'ombra, ma non erano certo meno avidi e sfrontati nello sfruttare le già dissipatissime risorse pubbliche italiane per soddisfare i propri fini personali. Ecco gli ultimi risvolti delle inchieste:

LAZIOGATE - Il capogruppo dell'Idv alla regione Lazio Vincenzo Salvatore Maruccio, nei confronti del quale sono scattate delle perquisizioni, è indagato per peculato. Al politico vengono contestati assegni, prelievi in contanti e bonifici dai conti del gruppo in suo favore senza motivazioni o con motivazioni generiche. Maruccio si sarebbe appropriato di 500 mila euro dei fondi destinati al partito. Secondo quanto accertato dai pm di Roma, il politico si sarebbe girato il denaro su propri conti in Italia.

Il capogruppo dell'Idv "si è dimesso dal partito, da coordinatore regionale dell'Idv, dal suo ruolo di capogruppo e soprattutto da consigliere regionale", annuncia Antonio Di Pietro a Montecitorio. "Gli avevamo dato tre ore di tempo per farlo. La magistratura svolga il suo compito". La Guardia di Finanza sta intanto perquisendo gli uffici del capogruppo Idv. Le perquisizioni presso gli uffici del Consiglio Regionale riguardano solo Maruccio. L'attività istruttoria di oggi è stata decisa sulla base di segnalazioni della Banca d'Italia circa movimenti sospetti sui conti di Maruccio. Ma l'inchiesta potrebbe allargarsi.
L'ex capogruppo Pdl Lazio Franco Fiorito

'ER BATMAN'  FIORITO - Intanto nell'interrogatorio di garanzia 'er Batman' Franco Fiorito ha esplicitamente detto che il sistema della "spartizione riguardava tutti", precisando anche che il lievitare degli emolumenti in base al cumulo delle cariche - ritenuto illegittimo dagli inquirenti- "era prassi anche negli altri gruppi". E resta in carcere l’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale arrestato per peculato. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame respingendo l’istanza presentata dai suoi difensori. Fiorito e’ accusato di essersi appropriato di un milione e 380 mila euro dei fondi destinati al gruppo Pdl in Regione Lazio. Viaggi a Londra, Costa Azzurra e Parigi. Soggiorni da sogno a Positano, tutto pagato con i soldi del partito.

Sono le nuove 'spese pazze' effettuate dall’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito, individuate dalla guardia di Finanza e contenute in una informativa. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, quindi, oltre al milione e 380 mila euro tra i bonifici effettuati sui conti di Fiorito, emergono ulteriori 'uscite' dalla casse del partito in favore dell'ex capogruppo.

L’informativa è stata depositata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti, nell’ambito dell’udienza al Tribunale del Riesame. In particolare è stato accertato che le spese per le "trasferte" sono state fatte presso un’agenzia di viaggi di Anagni. 'Viaggi istituzionali per il presidente Fiorito', questa la causale utilizzata per giustificare le spese. Fiorito, in base a quanto accertato, soggiornava spesso in alberghi di lusso come nel caso della vacanza a Positano dove ha dormito nell'hotel San Pietro, un cinque stelle da mille euro a notte e tra i più rinomati della costiera amalfitana.

'PIRELLONEGATE' - Domenico Zambetti, assessore alla casa nella Giunta regionale della Lombardia formata da Roberto Formigoni, e' stato arrestato questa mattina. La Procura di Milano gli contesta i reati di scambio elettorale polico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, con l'aggravante di aver favorito la 'ndrangheta.

In particolare, secondo l'ipotesi accusatoria, Zambetti avrebbe pagato con 200 mila euro le cosche della 'ndrangheta per 'comprare' un pacchetto di 4 mila preferenze in occasione delle scorse elezioni elettorali del 2010 e ottenere cosi' la propria rielezione alle ultime elezioni regionali. Zambetti, esponente del Pdl, e' il 5* assessore di giunte formate da Roberto Formigoni a essere arrestato ed e' anche il 13* consigliere regionale della Lombardia a finire sotto inchiesta su un totale di 80.

Insieme a lui, sono state arrestate una ventina di persone (con due arresti domiciliari e due obblighi di dimora), tra cui Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, l'ex sondaggista di Silvio Berlusconi gia' condannato per il crack di HDC.

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