ROMA. Un nuovo caso choc nella farmacologia italiana. Per la cura della maculopatia senile, che porta alla cecità e colpisce in Italia circa un milione di persone di cui 260 mila risultano affette dalla forma più devastante, fino ad oggi gli oculisti hanno utilizzato un farmaco non specifico, l'Avastin. Ora l'Agenzia del farmaco, ha deciso che l'Avastin non e' più erogabile per il trattamento di questa malattia, in favore di un farmaco, Lucentis, considerato adatto ma che costa 60 volte di più.La denuncia arriva dalla Società Oftalmologica italiana. (ANSA)
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