Scuola: domani proteste studentesche in tutta la Puglia


BARI. Domani monta la protesta studentesca in gran parte della Puglia. Sono 10 le citta' della regione dove si svolgeranno manifestazioni nell'ambito della protesta indetta dall'Unione degli studenti. Come spiega Giuseppe Campanelli, portavoce della Rete della Conoscenza Puglia, le mobilitazioni sono indirizzate a chiedere "a gran voce i finanziamenti alla Legge Regionale per il diritto allo studio delle scuole superiori; la copertura totale delle borse di studio; e a rigettare con forza il progetto di legge 'Aprea' che cancellerebbe le rappresentanze e gli spazi di democrazia per gli studenti all'interno delle scuole".

Secondo gli studenti l"attuale Governo, "in nome dell'austerity e del solito mantra 'ce lo chiede l'Europa', continua il proprio percorso di destrutturazione del sistema formativo, gia' avviato da chi lo ha preceduto, deupauperando i finanziamenti e la didattica e creando sempre piu' una formazione per pochi, dalle scuole alle universita'. Ancora una volta, e' quanto mai necessario riportare nelle piazze e al centro della discussione politica il tema della conoscenza e dei saperi, liberi dagli ostacoli d'accesso e da ogni forma di privatizzazione, capaci di essere motore di cambiamento sociale".

Le manifestazioni in Puglia si terranno a Foggia, in piazza Cavour; a Manfredonia, in piazza Duomo; ad Andria, in Largo Torneo; a Molfetta; a Bari, in piazza Umberto I; a Taranto in piazza Democrate (dove gli studenti medi aderiscono alla mobilitazione del Comitato 'Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti' nell'ambito della vertenza Ilva); a Massafra; a Manduria, in via Borsellino; a Brindisi nel piazzale della Stazione e a Lecce, a Porta Napoli. Nei giorni scorsi si sono tenute assemblee pubbliche di lancio della mobilitazione, affiancate dall'esposizione di striscioni dai luoghi nevralgici delle citta'. A Bari, gli studenti hanno effettuato un blitz notturno attaccando su monumenti e scuole della citta' dei manifesti che spiegano le cause di una serie di problematiche vissute nella scuola; questa iniziativa e' stata chiamata 'Diamo un nome alle cose'.

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