“Esprimo, certo di interpretare il sentimento di tutto il sistema regionale, un plauso al Nucleo Agro-Alimentare e Forestale del Corpo Forestale dello Stato di Bari la cui incessante attività di controllo ha permesso di portare allo scoperto una attività illecita, consumata ai danni dei consumatori e di una delle produzione tipiche più conosciute e apprezzate della nostra regione. Allo sdegno per una notizia, che mai ci saremmo immaginati potesse riguardare anche il nostro contesto territoriale, associo una ferma condanna per un illecito che purtroppo getta discredito anche sull’operato dei nostri imprenditori onesti, a cui va il mio incoraggiamento a non mollare e, anzi, a proseguire con caparbietà sulla strada della produzione della qualità e della tracciabilità”.
“Per ironia della sorte – continua - la notizia è giunta proprio nella giornata di avvio della campagna di adesione al Marchio "Prodotti di Qualità Puglia", ma piuttosto che intimorirci ci carica di ancora maggiori motivazioni, certi di aver imboccato l’unica via che può rendere il nostro agroalimentare ancora più forte e le nostre aziende (quelle serie e oneste) sempre più competitive e meno imitate”.
“Continuiamo ad operare – conclude - su questa via con la testardaggine che è propria di noi pugliesi, con la tranquillità di sapere che al nostro fianco ci sono le Forze dell’Ordine, il Corpo Forestale dello Stato, e tutti gli organismi deputati ai controlli, che con la loro attività investigativa severa e capillare porteranno alla luce le eventuali attività illegali di personaggi che non meritano di essere considerati imprenditori, men che meno legati alla antica e solida tradizione pugliese”.
