"Subito soluzioni per il Centro diurno Asl Taranto"

TARANTO. Servono nuove soluzioni per centro diurno dell'Asl di Taranto. Il consigliere de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada, in qualità di componente della terza commissione consiliare Sanità e Servizi sociali,  interessato dai cittadini, scrive agli assessori regionali competenti per sollecitare l’individuazione di soluzioni che portino al compimento della rivisitazione del Centro diurno Asl sito in viale Magna Grecia, avviata nel 2009,  che prevedeva la realizzazione di un altro Centro diurno per n. 20 utenti, più rispondente ai bisogni dell’utenza, e al potenziamento del personale della struttura.
“Gli utenti del Centro diurno - scrive Laddomada nella nota - sono persone adulte, con differenti tipi di disabilità di grado grave o gravissimo, ormai fuori dal percorso scolastico e chiaramente impossibilitati ad affacciarsi nel mondo lavorativo, con genitori anziani che non sono più in grado  di offrire loro un supporto assistenziale. Diventa pertanto importante il servizio offerto e l’operato svolto, sul territorio, dall’organico della struttura, a sostegno di questa categoria svantaggiata di soggetti e delle loro famiglie”.

Laddomada ricorda che già nel 2009, con una nota del 24 febbraio, inviata dal dirigente di ufficio e dal dirigente del servizio, all’allora comitato Famiglie dei disabili, si dichiarava messa in atto una rivisitazione del Centro diurno, condivisa tra l’Asl di Taranto e il Comune, che prevedeva la realizzazione di un altro Centro diurno per n. 20 utenti, più rispondente ai bisogni dell’utenza, anch’esso allocato nei locali di viale Magna Grecia.

"Ad oggi, il centro - aggiunge l’esponente della PpV -  ha serie difficoltà organizzative per mancanza del personale adeguato, e per la scarsità del numero e delle figure professionali, quali infermieri, fisioterapisti, logopedisti, educatori professionali e altre previste nei centri socio-sanitari. Questo influisce negativamente sull’erogazione delle prestazioni sanitarie di competenza del Centro, determinando l’instaurarsi di un pesante divario tra l’offerta dei servizi fruibili dalla comunità e la domanda di tante famiglie di disabili.

Pur consapevole delle limitate risorse finanziarie disponibili - conclude Laddomada - auspico che, in collaborazione con le istituzioni competenti, sia possibile proporre soluzioni concrete al problema e dare compimento alla rivisitazione organizzativo-funzionale del Centro diurno, avviata nel 2009, con un potenziamento dell’organico, al fine di incrementare il livello di assistenza erogata in favore dei disabili e allargare la fruibilità del servizio ad un bacino di utenza sempre maggiore”.

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