BARI. Il Consigliere Regionale PDL Lucio Tarquinio ha diffuso la seguente nota:
“Non è la prima volta che il Governo-Vendola annuncia trionfalmente di avere deciso di sfondare il patto di stabilità. La prima avvenne a ridosso delle elezioni del 2010. Fu rappresentata come necessaria- nientemeno che- “alla salvezza della Puglia”, salvo poi un anno dopo dover implorare –a causa di tale sforamento- al Governo nazionale un devastante “piano di rientro” della spesa sanitaria, in assenza del quale lo stesso Assessore al Bilancio che un anno prima si era proclamato salvatore della Patria, annunciava drammaticamente un inevitabile “default”- alias, fallimento- della Regione. Per non parlare delle tasse ai Pugliesi e delle altre falcidie alla spesa soprattutto sociale che quella scelta pre-elettorale ha successivamente determinato.
A distanza di tre anni, con nuove elezioni in arrivo in cui- tanto per cambiare- il nostro Governatore è protagonista in primissima persona, assistiamo al rinnovo di questo –udite, udite- “atto d’amore” verso la Puglia.
Sulle sue conseguenze Rocco Palese, come sempre, ha detto tutto ed al meglio. Ad un soggetto di lungo corso come me si consenta di aggiungere che:
1) come per gli sforamenti della prima legislatura vendoliana, il costo pesantissimo è caduto sulla seconda, quello non meno pesante di questa in corso ricadrà sui prossimi anni dei Pugliesi, con la differenza però che intanto Vendola sarà riparato a Roma;
2) E’ quantomeno singolare che l’ultimo atto di un candidato- niente meno che- alla guida del Governo nazionale prima di buttarsi a capo fitto nella relativa campagna elettorale sia la violazione di un Patto” di legge sia con il Governo stesso che con l’Europa. Immaginate che imbarazzo per un Vendola a Palazzo Chigi se tutti i suoi ex-colleghi decidano di imitarne le gesta, con buona pace dell’Italia e dell’Europa”.
Tags
Politica locale