Il massiccio del Pollino |
Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 della scorsa notte. Gabrielli incontrerà l'unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell'ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma.
Sono state registrate finora oltre 100 repliche della scossa di terremoto che nella notte ha colpito l’area del Pollino. Lo rende noto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. Al momento, la replica piu’ forte, di magnitudo 3.3, è avvenuta all' 1:16. Altre repliche rilevanti sono avvenute alle 4:25 e alle 4:40, entrambe di magnitudo 2.9.
La mappa del terremoto |
DUE ANNI DI SCIAME SISMICO - L’area del Pollino, che si trova tra la Basilicata e la Calabria, è stata interessata negli ultimi due anni da una sequenza sismica caratterizzata da periodi di attività frequente intervallati da periodi di relativa calma. Dal 1 ottobre ad oggi (4 ottobre ore 11.00), si sono verificati 122 eventi di cui 105 di magnitudo minore di 2.0, 14 di magnitudo tra 2.0 e 3.0, 3 di magnitudo tra 3.0 e 4.0 (Iside, http://iside.rm.ingv.it). L’evento più forte di questi ultimi quattro giorni è il terremoto ML3.6 avvenuto il 1 ottobre alle ore 22:28 italiane.
STORIA DI TERREMOTI - Dal punto di vista storico, grazie al Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI11, http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/), sappiamo che il Pollino e l’intera zona di confine tra Calabria e Basilicata nel passato non hanno avuto terremoti distruttivi (con magnitudo Mw superiore a 6). Infatti, per quest’area ci sono notizie relative a terremoti di energia moderata: il terremoto del 1693 di magnitudo pari a 5.7, quello del 1708 con magnitudo stimata 5.5 e l’evento del 1998 di magnitudo pari a 5.6. Questi eventi non hanno prodotto effetti di danneggiamento superiori al grado VIII-IX della Scala Mercalli MCS (vedi post). Di contro, studi paleosismologici, che studiano i terremoti molto antichi, hanno trovato prove significative dell’esistenza di importanti faglie sismogenetiche nella zona, dove sismogenetiche vuol dire che possono generare terremoti. Inoltre, la sismicità più recente nella regione è caratterizzata dalla presenza di sequenze sismiche; una delle più significative negli ultimi decenni è quella della Valle del Mercure, caratterizzata dall’evento sismico di magnitudo Mw 5.6 avvenuto il 9 settembre 1998. (Fonte: http://ingvterremoti.wordpress.com/2012/10/04/speciale-terremoti-pollino-storia-e-attualita/#more-2223)
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