Tratturi di Puglia: Laddomada difende la legge di riforma

BARI. Il  consigliere  de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada risponde alle preoccupazioni del senatore Marra pubblicate oggi sulla Gazzetta di Capitanata a proposito dei Tratturi di Puglia.

"Il disegno di legge predisposto dall’assessore al demanio Michele Pelillo, intitolato 'Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio e Beni della soppressa ONC', vuole riordinare e nel contempo valorizzare l’intera materia dei Tratturi di Puglia. Lo stesso assessore di fronte alle richieste di audizioni, si è dimostrato molto disponibile, arrivando a parlare di 'disegno di legge aperto', poiché la materia dei tratturi prevede il coinvolgimento anche degli assessori regionali Barbanente ai Beni artistici e culturali e Godelli alla Cultura".
In relazione alla preoccupazione che sia sminuito il ruolo dell’Ufficio Parco tratturi di Foggia, Laddomada tranquillizza che ha già presentato un emendamento a firma congiunta con l’assessore Barbanente, che riconosce la permanenza a Foggia dell’Ufficio e il suo ruolo centrale.

“In commissione inoltre - fa presente Laddomada - è emersa l’esigenza che dei 92 comuni pugliesi interessati dai tratturi, 18 hanno approvato i piani comunali e 24 hanno attivato la procedura, per cui sul punto c’è la volontà di modificare il testo del disegno di legge per non espropriare il ruolo centrale dei comuni.  E al di là dei miglioramenti al testo che arriveranno in commissione dal partenariato e dagli enti comunali interessati, il fine del disegno di legge predisposto dall’assessore Pelillo, è lodevole, perché finalmente si darà una soluzione e una successiva fruibilità a tratturi e tratturelli, bracci e riposi, non irrimediabilmente compromessi, mentre si potranno cedere ai privati, dietro pagamento di somme equilibrate, delle parti di tratturelli compromesse. Tali entrate permetteranno il completamento dei piani comunali o intercomunali dei tratturi, la loro individuazione e perimetrazione, la tabellazione e la fruzione come sentieri di mobilità slow. I tratturi - conclude Laddomada- insieme ai parchi e alle gravine permetteranno di attrarre turismo nell’entroterra di Puglia, che contribuirà certamente alla creazione di nuove opportunità di lavoro valorizzando il patrimonio naturale della nostra regionale che si estende anche nel sottosuolo; al riguardo  preziosa è l’opera di catastalizzazione delle grotte intrapresa dal governo regionale".

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