Michele Mininni.
A Trinitapoli l’IMU resterà al minimo. Lo ha deciso il consiglio comunale che all’interno dell’ultima seduta ha approvato il regolamento con le relative aliquote. “Abbiamo deciso di non infierire su tutti i cittadini in un momento di crisi generalizzata –ha esordito il sindaco Francesco di Feo-. Potevamo fare una scelta diversa, così come altri comuni hanno deciso di ritoccare le aliquote sulla seconda casa. Ad esempio, nella provincia di Barletta-Andria-Trani solo il comune di Andria, con il nostro, ha scelto di lasciarle invariate”.
Una decisione presa per non pesare sui cittadini, che poteva servire a far cassa in un momento di tagli indiscriminati nei confronti degli enti pubblici. “Il senso della nostra scelta va proprio in questa direzione –ha proseguito il sindaco di Feo-. Altri comuni hanno deciso di aumentare l’Imu al massimo sulla seconda casa per chiudere i bilanci. Le scelte difficili, che il Governo nazionale sta attuando, penalizzano gli enti locali e in particolar modo i comuni. L’Anci sta protestando perché in questo modo si costringono i comuni a tagliare i servizi, penalizzando i cittadini. Il nostro indirizzo politico coraggioso va proprio nell’ottica di chi non vuole far pesare ulteriormente sui cittadini gli effetti di questa crisi”.
All’interno del consiglio comunale sono stati bocciati gli emendamenti presentati dalla minoranza, sui quali il sindaco di Trinitapoli lascia, però, una porta aperta: “L’ho detto durante la seduta e lo sottoscrivo da oggi: siamo disponibili a ragionare su tutto – ha concluso il sindaco di Feo-. In maniera prudenziale in questo momento, con un bilancio comunale che non è proprio roseo, abbiamo deciso di rimandare qualsiasi tipo di scelta. Anche la mia maggioranza è sensibile ai problemi di chi oggi non ce la fa per gli effetti della crisi e di chi vuole salvaguardare il diritto alla prima casa. Questo è un concetto che il centrodestra esprime a livello nazionale. Su questi argomenti non accettiamo demagogia, o strumentalizzazioni. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, all’interno del consiglio ho provato a fare una controproposta proponendo un ritocco alle aliquote sulla seconda casa. Il parere negativo del dirigente su tutti gli emendamenti ha impedito la discussione. Comunque, ci siamo riproposti in sede di bilancio di previsione di rivedere il tutto, per ora resta il fatto che siamo uno dei pochi comuni pugliesi a non aver fatto alcun aumento alle aliquote”.
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