"Tutela salute mentale a Foggia, quale futuro servizi?"

FOGGIA. Una dichiarazione del consigliere regionale e presidente della Commissione sanità Dino Marino. “Grande fermento e preoccupazione sta determinando, nell’ambito della psichiatria foggiana e delle associazioni ad essa collegate, la deliberazione di Giunta regionale n. 1732 del 7 agosto 2012, cioè la presa d’atto, senza rilievi, della deliberazione di approvazione della dotazione organica proposta dal direttore generale dell’ASL FG n. 1248 del 7 agosto 2012.

 Già da tempo l’ADaSaM di San Severo, Circolo Bel Lombroso di San Marco in Lamis, Genoveffa de Troia di Monte Sant’Angelo, Associazione Tutti in Volo di Troia, Noos di Foggia, Psychè di Manfredonia e le cooperative sociali di tipo B Bel Lombroso di San Marco in Lamis, in Volo B di Troia, con la partecipazione di operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Foggia e di cittadini interessati stanno discutendo e contestando le decisioni intraprese dall’ASL FG in merito alla determinazione della dotazione organica del Dipartimento di salute mentale e, conseguentemente, alle scelte di politica sanitaria che tali atti comporteranno per il futuro nell’ambito della salute mentale.

Infatti, per il Dipartimento di salute mentale si prevede: la cancellazione del Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, attivato già da alcuni anni sulla base di uno specifico progetto regionale; la soppressione di 8 dei 9 Centri di salute mentale attualmente funzionanti, con il mantenimento di un unico “mega” Centro di salute mentale, presumibilmente dislocato nella città capoluogo e con la probabile permanenza di semplici ambulatori negli altri territori della provincia; la cancellazione del Servizio di Psicologia Clinica, anch’esso attivato già da alcuni anni; il mantenimento dei tre Servizi Psichiatrici di diagnosi e cura dislocati negli ospedali di Foggia, Manfredonia e San Severo. Si prospetta di fatto un futuro assai critico per la tutela della salute mentale dei cittadini della provincia di Foggia. Di conseguenza vi sarà l’impossibilità di fare interventi efficaci negli esordi psicotici e negli altri disturbi mentali dell’età evolutiva e la rinuncia a una migliore riorganizzazione dell’offerta psicoterapeutica, più calibrata sui bisogni nei vari territori. Ci sarà lo spostamento del baricentro operativo del Dipartimento verso l’ospedalizzazione invece che la prevenzione e la cura al domicilio o in altra sede extra-ospedaliera il più possibile vicina al domicilio dell’adulto sofferente, garantita nel modo migliore solo da Centri di Salute Mentale autonomi sia nell’ambito professionale che gestionale e programmatorio. Tutto ciò avviene mentre stanno per chiudere finalmente gli ospedali psichiatrici giudiziari.

Ma la Regione ancora non individua la struttura di riferimento regionale nonostante, sempre in provincia di Foggia, ci si trovi di fronte ad una ulteriore contrazione che riguarda i SERT. Mi dicono che l’assessore Attolini conosce la situazione foggiana, nei prossimi giorni sarà mia cura invitare in audizione i responsabili dei suddetti servizi territoriali e il mondo dell’associazionismo di settore della provincia di Foggia, per individuare insieme al governo percorsi che tutelino i livelli dei servizi territoriali in particolare in questi settori”./

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